La presidente dell'OIV, dott.ssa Monika Christmann, ha guidato in questa riunione la delegazione dell'Organizzazione, che includeva anche il coordinatore scientifico dell’OIV, dott. Jean-Claude Ruf.
Tra i diversi punti all'ordine del giorno, uno in particolare ha interessato le disposizioni relative agli additivi alimentari della categoria di alimenti 14.2.3 (Vini di uva) e sottocategorie.
Il vino di uva figura nell'allegato 3, pertanto gli additivi il cui uso è ammesso nella categoria “vini di uva” e nelle sue sottocategorie devono essere valutati caso per caso.
Nel 2015, il Comitato ha deciso di istituire un gruppo di lavoro telematico per studiare le ragioni che dividono i membri favorevoli a catalogare gli additivi in base a limiti massimi numerici da quelli che propendono per le buone pratiche di fabbricazione (BPF), al fine di proporre un approccio comune. Sono stati identificati quattro questioni che suscitano preoccupazione rispetto all'uso degli additivi nei vini: identità del vino, stabilità del vino, applicabilità mondiale dei limiti e innovazione nel settore vinicolo.
Con l’obiettivo di giungere a un accordo, è stato proposto un approccio comune per stabilire il limite per gli additivi nei vini come BPF rimettendo ad organismi di competenza internazionalmente riconosciuta la descrizione delle BPF relative a tali additivi. Ciò nonostante, sebbene un gran numero di membri abbia suggerito di indicare l'OIV come riferimento, non è stato raggiunto alcun accordo.
In seguito a lunghi dibattiti e in mancanza di un accordo, il Comitato ha approvato la raccomandazione di istituire un gruppo di lavoro telematico, co-presieduto da Unione europea e Australia, al fine di elaborare un documento di discussione per la prossima riunione che raccolga le diverse raccomandazioni e le analisi relative a possibili emendamenti della Norma generale per gli additivi alimentari del Codex per i vini di uva.
Parallelamente a tali dibattiti, la presidente dell'OIV ha avuto l’opportunità di stabilire contatti con i rappresentanti di numerose delegazioni e con quelli della FAO e del JECFA, nonché con la Segreteria del Codex Alimentarius.
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Data: lunedi 18 aprile 2016
Ora: 11:00
Luogo: Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), rue d’Aguesseau, 18 Parigi 75008. Metro Madeleine o Concorde [vedi sulla mappa]
La competizione di quest’anno, patrocinata dall’OIV, ha visto la partecipazione di ben 1854 vini (il 20% in più rispetto al 2015) provenienti da 21 paesi diversi.
Il direttore generale dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, si è complimentato per questo nuovo successo.
I vini vengono valutati e selezionati da una giuria indipendente e di grande esperienza secondo le norme internazionali stabilite dall'OIV, che ne garantiscono la serietà e la trasparenza.
Al pari degli altri concorsi internazionali di vini patrocinati dall'OIV, anche il Bacchus contribuisce alla conoscenza dei vini del mondo e della loro diversità. Consente inoltre ai produttori di misurarsi con un’economia mondiale sempre più globalizzata e, più in generale, partecipa alla promozione dell'immagine e della cultura del vino.
Il CNIFFI è l’organismo pubblico incaricato dell'elaborazione delle norme tecniche per le bevande fermentate.
Il dott. Ruf, che aveva già incontrato alcuni rappresentanti di questo organismo nel settembre del 2012, ha presentato le missioni e le attività dell'OIV nell'ambito delle pratiche enologiche e dei metodi di analisi alla delegazione del CNIFFI, con a capo il direttore, dott. Deliang Wang.
Il dibattito ha riguardato in particolar modo le attività dell'OIV e l'impatto delle sue norme sulla vitivinicoltura mondiale, specialmente per quanto concerne i metodi di analisi. I membri del CNIFFI hanno enfatizzato l'importanza delle norme dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, e hanno ricordato l'impegno profuso dal loro Istituto, insieme al Centro tecnologico di ispezione e quarantena (IQTC) della regione del Guangdong, per la traduzione in cinese della Raccolta dei metodi di analisi dell'OIV. Questi hanno inoltre indicato che, recentemente, i metodi di analisi dell'OIV relativi alla determinazione del rapporto isotopico del carbonio e dell'ossigeno, sono stato ripresi dalle norme analitiche cinesi.
Infine, i rappresentanti del CNIFFI hanno sottolineato l'importanza del lavoro dell'OIV e il loro interesse nella prosecuzione degli scambi di informazioni tra le due istituzioni.
Jean-Marie Aurand, la cui prima visita come rappresentante dell'OIV è stata per l'appunto in Moldova nel 2014, ha preso atto delle recenti trasformazioni dell'industria vitivinicola nazionale, che ha posto in essere un piano di ristrutturazione e modernizzazione della sua antica e rinomata filiera.
Vitalie Zaharia, direttore dell'Organizzazione per l’attrazione degli investimenti e la promozione delle esportazioni dalla Moldova (MIEPO), ha ricordato i progressi del settore vitivinicolo, che esporta quasi il 90% della produzione e che necessita ancora di sostegno per incentivare enoturismo, il trasferimento tecnologico e il marketing strategico.
Il direttore generale dell'OIV ha sottolineato l'importanza di promuovere la partecipazione attiva dei delegati moldovi ai lavori dell'OIV, affinché, nell'ambito della riforma del settore, sia possibile appoggiarsi alla rete scientifica dell'Organizzazione. Sono stati menzionati inoltre anche altri progetti, tra cui la preparazione di una giornata tecnica a Chisinau per i professionisti moldovi e l'organizzazione del Congresso mondiale della vigna e del vino e dell'Assemblea generale dell'OIV in Moldova dopo il 2018.
Ricordando il successo dell'evento del 2011, organizzato da Lilian Moraru, divenuto poi ambasciatore della Moldova in Francia, Aurand ha menzionato la possibilità di accogliere nei saloni dell'OIV una presentazione di vini moldovi.