20 Mag 2015
Questa riunione è avvenuta a seguito della visita di Jean-Marie Aurand in Giappone, lo scorso settembre.In questa occasione, il direttore generale dell'OIV ha presentato all'ambasciatore l'Organizzazione e i suoi obiettivi. Inoltre, ha auspicato un avvicinamento tra l'OIV e il Giappone dal punto di vista istituzionale. Nel 2012 l'OIV ha ospitato una prima degustazione di vini giapponesi organizzata dal "Koshu of Japan".Aurand ha ribadito la disponibilità dell'OIV a ripetere eventi di questo genere.
Il Giappone ha una lunga tradizione vitivinicola. La sua produzione si basa in special modo sulle varietà Koshu e Muscat Bailey, che danno vita a vini che esprimono con eleganza e raffinatezza le caratteristiche dei terroir, e su un sistema di indicazioni geografiche.Inoltre, il consumo di vini in Giappone registra una crescita sostenuta e regolare, raggiungendo nel 2014 circa 3,5 Mio hl.
19 Mag 2015
Dopo aver esposto il ruolo dell'OIV, nel su intervento Baldeschi ha presentato la nota sulla congiuntura vitivinicola mondiale - di recente pubblicazione - e le ultime pratiche enologiche adottate dall'Organizzazione (nonché quelle in corso di valutazione), in particolare:
- il trattamento dei vini mediante accoppiamento tecnica a membrana-carbone attivo per ridurre l’eccesso di 4-etilfenolo e 4-etilguaiacolo,
- un codice di buone pratiche vitivinicole per evitare o limitare la contaminazione da Brettanomyces,
- una monografia sui copolimeri adsorbenti PVI/PVP.
A tale proposito, la revisione della Raccolta dei metodi internazionali di analisi dei vini e dei mosti dell’OIV si è basata su circa duemila risposte che sono state raccolte attraverso un questionario inviato dall'Organizzazione a oltre mille laboratori, un progetto che ha preso vita nel 2009.Nell’edizione di quest’anno sono stati presentati diversi argomenti relativi all’enologia e alla produzione di vino, tra i quali:
- pratiche innovative nel vigneto,
- sostenibilità e gestione,
- come affrontare le malattie della vite vecchie e nuove,
- tecniche per l'estrazione del colore nella vinificazione,
- relazione tra vino e ossigeno,
- fermentazione malolattica,
- uso di lieviti e batteri,
- stabilizzazione dei vini.
18 Mag 2015
In questo viaggio, Jean-Marie Aurand è stato ricevuto e accompagnato da S.E. Frantisek Lipka, ambasciatore della Repubblica slovacca in Montenegro e presidente della Giuria dei Premi dell'OIV.Il direttore generale è stato accolto nel vigneto del ministro dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale, S.E. Petar Ivanovic, con cui si è intrattenuto in un colloquio presso il ministero.Il ministro ha confermato l'impegno del proprio paese nei confronti dell'OIV e ha espresso la volontà di rafforzare i legami con l'Organizzazione attraverso un'accresciuta partecipazione degli esperti montenegrini ai lavori svolti nelle varie commissioni. È stata inoltre prospettata la possibilità di tenere una presentazione di vini montenegrini nella sede dell'OIV il prossimo anno. Jean-Marie Aurand ha informato il ministro circa i lavori condotti dall'OIV nell'ambito del Piano strategico e gli ha assicurato la sua piena collaborazione. Il direttore generale ha inoltre visitato la tenuta di Plantaze, la piantagione più estesa d'Europa, con oltre 2300 ha di vigneto e 17 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, di cui una quota considerevole viene esportata in tutto il mondo, riscuotendo grande successo.Aurand ha quindi tenuto una conferenza presso l'Università privata di Podgorica.Membro dell'OIV dal 2007, il Montenegro produce vini di qualità, in special modo a partire da vitigni autoctoni, come il Vranac o il Krstac e ha intenzione di valorizzare questo potenziale e modernizzare il proprio settore vitivinicolo nei prossimi anni.
13 Mag 2015
Placed under the patronage of the OIV, this competition brought together 140 wines of the Malvasia vine variety from 5 different countries.On this occasion, Mr Jean-Marie Aurand met with the Minister for Agriculture, Mr Tihomir Jakovina. He confirmed the desire of Croatia, a member of the OIV since 2001, to continue its involvement in the work of the OIV.The Director General praised the Croatian experts' contribution to the activities of the Organisation and also proposed that Croatia organise a wine presentation at the OIV headquarters in 2016.Croatia has begun a process of modernising its vitivinicultural sector in recent years, especially by promoting native varieties.
04 Mag 2015
Questa conferenza della Federazione Internazionale del Vino e degli Spiriti (FIVS) è stata dedicata alle nuove sfide del settore vitivinicolo, in particolare agli aspetti sociali e societari e al modo in cui vengono affrontati dalle imprese. Numerosi gli interventi degli esperti in materia di responsabilità sociale e di questioni ambientali, come anche quelli dei rappresentanti istituzionali.
Jean-Marie Aurand ha fatto una presentazione sulle nuove sfide del settore vitivinicolo e sulla strategia dell'OIV per seguire tali evoluzioni.Ha posto un forte accento sulla crescente globalizzazione del mercato vitivinicolo mondiale e sulla necessità, in tale contesto, di migliorare la competitività delle imprese rispondendo alle crescenti attese dei consumatori e dei cittadini, sia in termini di qualità e di diversità dei prodotti sia di protezione dell'ambiente.L'OIV, grazie alla sua competenza tecnica e scientifica (sviluppata dal lavoro di circa 1000 esperti provenienti dalla comunità scientifica ma anche, in larga parte, dal settore professionale), grazie al suo metodo decisionale per consenso e grazie alla sua grande rappresentatività (46 paesi membri produttori e consumatori rappresentanti oltre l'85% della produzione e del consumo di vino nel mondo) è elemento cardine di queste tematiche.Le norme e le linee guida elaborate dall'OIV in materia di identificazione dei prodotti vitivinicoli, di specificazioni delle pratiche enologiche, di metodi di analisi e di norme di etichettatura, garantiscono allo stesso tempo la qualità, l'identità e la durevolezza dei diversi prodotti e, al contempo, assicurano la lealtà degli scambi minimizzando gli ostacoli al commercio.Infine, il direttore generale si è congratulato per la qualità dei rapporti tra OIV e FIVS, sottolineando il forte impegno dei rappresentanti dell'industria nei lavori dell'Organizzazione e i loro contributi particolarmente costruttivi a tutti i livelli.
29 Apr 2015
L'ambasciatrice ha ricordato che la Georgia, il cuore del Caucaso, è una della culle della viticoltura mondiale. La vite viene coltivata da millenni in condizioni climatiche e geologiche ideali. I semi più antichi, rinvenuti in diverse località del paese, risalgono ad almeno 8000 anni a.C. e appartengono alla specie Vitis Vinifera. Attualmente in Georgia vengono coltivati 525 vitigni autoctoni. Il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha dato il benvenuto alla seconda edizione di questa presentazione e ha ringraziato la Georgia per il grande impegno mostrato nelle attività dell'OIV sin dal Congresso mondiale di Tbilisi del 2010. Annunciando che si recherà nel paese a inizio giugno, Aurand ha evidenziato la rinascita dei vini georgiani. Piccoli viticoltori, cooperative e aziende vinicole indipendenti rivaleggiano in qualità. Giorgi Samanishvili, presidente dell'Agenzia nazionale del vino della Georgia (GNWA), ha presentato i diversi aspetti della storia e delle sfide della viticoltura georgiana, insistendo sul fatto che per la Georgia il vino è allo stesso tempo ricchezza, cultura e virtù. La vite è presente ovunque ed è profondamente radicata nella vita quotidiana dei georgiani, nella loro poesia, nella pittura e nell'architettura. Questa cultura della vite e del vino è intimamente legata alla storia del paese, le tradizioni viticole sono trattate con rispetto e vengono trasmesse di generazione in generazione. A partire da dicembre 2013, il metodo di vinificazione tradizionale in kvevri (una grande giara di argilla) è stato riconosciuto patrimonio culturale immateriale dall'Unesco.Gaumarjos, alla salute, in georgiano!
29 Apr 2015
I deputati invitano la Commissione europea a "avviare immediatamente i lavori sulla nuova strategia UE in materia di alcol (2016-2022)", in modo da assistere i governi nazionali nell'affrontare i danni legati al consumo di alcol.Nella risoluzione approvata mercoledì per alzata di mano, i deputati ricordano che la strategia dovrebbe includere la raccolta di dati affidabili, l'incoraggiamento alla prevenzione e al trattamento, la riduzione degli incidenti causati da guida in stato di ebbrezza e l'analisi dei diversi modelli di consumo di alcol.Qui, una tabella sui litri di alcol consumati per persona ogni anno, per Stato membro (2010).Indicazione degli ingredienti e delle calorie sull'etichettaLa Commissione europea dovrebbe valutare se l'obbligo di fornire ai consumatori le informazioni sugli ingredienti e sul contenuto nutrizionale dovrebbe essere applicato anche alle bevande alcoliche.Il contenuto calorico delle bevande alcoliche dovrebbe essere chiaramente indicato e la Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa in tal senso entro la fine del 2016 al più tardi.I deputati chiedono alla Commissione di prendere in considerazione anche un'etichettatura comune in tutta l'UE per informare i bevitori sui pericoli causati dalla guida in stato di ebbrezza e per scoraggiare le donne in gravidanza a consumare alcol.Proteggere i consumatori giovaniI deputati esortano gli Stati membri a intensificare gli sforzi per tutelare i giovani mediante l'applicazione della legislazione sui limiti di età e raccomandano di monitorare la pubblicità sugli alcolici e i suoi effetti sui giovani e di adottare misure idonee per limitare la loro esposizione.La Commissione dovrebbe affrontare anche il tema delle vendite transfrontaliere di alcol via Internet. Gli Stati membri dovrebbero anche lanciare campagne di sensibilizzazione in merito ai pericoli del binge drinking, destinate soprattutto ai minori e intensificare gli sforzi per ridurre gli incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza.I deputati invitano la Commissione e gli Stati membri a investire in misure educative al fine di sottolineare gli effetti sulla salute e sulla società del consumo nocivo di alcol, promuovendo al contempo un consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche
27 Apr 2015
- Leggera crescita della superficie vitata mondiale (7.554 mha, +8 mha): la Cina diventa il secondo vigneto del mondo, con circa 800 mha.
- La produzione mondiale di vino si colloca su una buona media (279 Mio hl), dopo i volumi elevati del 2013 (291 Mio hl).
- Il consumo mondiale di vino nel 2014 viene stimato a 240 Mio hl, registrando un leggero calo di 2,4 Mio hl rispetto al 2013, in un contesto globale di stabilizzazione iniziato nel 2009.
- Nel 2014 gli scambi mondiali di vino hanno ripreso a crescere in termini di volume (104 Mio hl, +2%), attestandosi su un valore stabile di 26 Mrd EUR.
- Prime stime dei raccolti 2015: lieve flessione nell'emisfero australe.
24 Apr 2015
Catherine Geslain-Lanéelle, direttrice generale delle politiche agricole, agroalimentari e territoriali del ministero dell'Agricoltura francese, ha sottolineato la stima che la Francia dimostra verso l'attività dell'OIV concedendo le onorificenze dell'Ordine al Merito agricolo agli scienziati eletti alle più alte cariche dell'Organizzazione.Cavalieri Vicente Sotés Ruiz – Spagna – presidente della Commissione I “Viticoltura”Nazionalità: spagnola.Formazione: dottore ingegnere agronomo, specializzato in Viticoltura ed Enologia.Carriera nazionale: professore con mansioni di ricerca, attualmente professore di Produzione vegetale (Viticoltura) presso la Scuola tecnica superiore per ingegneri agronomi di Madrid.Specialista in fisiologia della vite e produzione viticola; relatore di 15 tesi di dottorato; autore di 165 pubblicazioni.Carriera nell'OIV: dal 1991, delegato della Spagna presso la Commissione Viticoltura; dal 2004 al 2007, vicepresidente del Gruppo di esperti Zonazione vitivinicola; nel 2007, presidente del Gruppo di esperti Ambiente viticolo ed evoluzione climatica.Altro: membro del Gruppo europeo di studio delle forme di allevamento della vite, membro dell'Accademia italiana della vite e del vino, membro del Comitato consultivo della Federazione spagnola del vino. Ahmet Altindisli – Turchia – presidente della Sottocommissione “Uva da tavola, uva passa e prodotti non fermentati della vite”Nazionalità: turca.Formazione: dottore in Viticoltura.Carriera nazionale: professore con mansioni di ricerca, professore di Viticoltura presso la facoltà di Agricoltura dell'Università di Ege, Smirne. Specialista in produzione biologica e gestione della chioma; autore di 20 pubblicazioni scientifiche.Carriera nell'OIV: dal 2007, delegato della Turchia presso la Commissione Viticoltura; nel 2007, segretario scientifico della Sottocommissione Uva da tavola, uva passa e prodotti non fermentati della vite; poi presidente dal 2012.Altro: membro della Società turca di orticoltura; membro del Comitato scientifico del Congresso mondiale della vigna e del vino (2012). Valeriu Cotea – Romania – presidente della Commissione II “Enologia”Nazionalità: romena.Formazione: dottore agronomo, specializzato in Viticoltura ed Enologia.Carriera nazionale: professore con mansioni di ricerca, professore di Enologia, vicerettore dell'Università di Ia?i. Relatore di 7 tesi di dottorato.Carriera nell'OIV: dal 1998, delegato della Romania presso la Commissione Enologia; dal 2007 al 2012, presidente del Gruppo di esperti Specificazione dei prodotti enologici; dal 2012, presidente della Commissione Enologia.Altro: membro dell'Ufficio romeno della vite e del vino; membro dell'Accademia romena delle scienze agricole; presidente dell'Associazione nazionale dei produttori di vino.Riceve il Merito agricolo 19 anni dopo suo padre, Valeriu Cotea, che l'aveva ricevuto anch'esso in qualità di presidente della Commissione Enologia nel 1996. Paulo Barros – Portogallo – presidente della Sottocommissione “Metodi di analisi”Nazionalità: portoghese.Formazione: diplomato in Farmacia presso l'Università di Porto.Carriera nazionale: ricercatore universitario di Farmacia; direttore tecnico del laboratorio di analisi dei vini di Porto; consigliere presso la presidenza dell'Istituto dei vini di Porto e del Douro; autore di oltre 50 pubblicazioni.Carriera nell'OIV: dal 1989, delegato del Portogallo presso la Sottocommissione Metodi di analisi, della quale è divenuto segretario scientifico nel 2009 e presidente nel 2012.Altro: organizzazione del Congresso mondiale dell'OIV a Porto, membro del Comitato nazionale dell'OIV in Portogallo. Eugenio Pomarici – Italia – presidente della Commissione III “Economia e diritto”Nazionalità: italiana.Formazione: dottore in Matematica.Carriera nazionale: professore con mansioni di ricerca, professore presso le università di Napoli e di Padova (Conegliano).Specialista in analisi dell'offerta nel settore della frutta e del vino; autore di 74 pubblicazioni scientifiche.Carriera nell'OIV: dal 2004, delegato dell’Italia presso la Commissione Economia e diritto; dal 2007 al 2012, presidente del Gruppo di esperti Mercati e consumo; dal 2012, presidente della Commissione Economia e diritto.Altro: membro del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine. Creina Stockley – Australia – presidente della Commissione IV “Sicurezza e salute”Nazionalità: australiana.Formazione: master in Gestione aziendale; master in Farmacologia clinica.Carriera nazionale: professoressa con mansioni di ricerca, responsabile di corso presso la Scuola di Agricoltura dell'Università di Adelaide; direttrice degli Affari normativi e sanitari dell'Istituto australiano di ricerca enologica; autrice di oltre 30 pubblicazioni.Carriera nell'OIV: dal 1999, delegata dell'Australia presso la Commissione Sicurezza e salute; dal 2000 al 2006, vicepresidente del Gruppo di esperti Nutrizione e vino; dal 2007 al 2012, presidente del Gruppo di esperti Sicurezza alimentare; dal 2012, presidente della Commissione Sicurezza e salute.Altro: membro di vari gruppi di lavoro sugli additivi e gli allergeni; consulente in ambito sanitario, nutrizionale e di sicurezza degli alimenti per diversi organismi vitivinicoli.Ufficiale Claudia Quini – Argentina – presidente dell’OIVNazionalità: argentina.Formazione: ingegnere chimico presso l'Università tecnologica nazionale (facoltà di Mendoza).Carriera nazionale: presso l'Istituto nazionale di vitivinicoltura, principalmente nelle direzioni analitiche e tecniche, nel laboratorio di studi enologici e analisi sensoriale e svolgendo funzioni di ricerca e controllo; professoressa di Tecnologia del vino e analisi sensoriale.Carriera nell'OIV: dal 2004, esperta e delegata presso la Commissione Enologia; dal 2009 al 2012, personalità qualificata del Comitato scientifico e tecnico dell'OIV; eletta presidente dell’OIV a giugno 2012 a Smirne.Altro: responsabile del concorso nazionale di vini Vinandino; membro della delegazione argentina per i negoziati internazionali in materia di vino.Da Parigi a Mendoza, passando per Porto, Madrid, Verona, Bucarest, Smirne e Adelaide, oltre 30.000 chilometri separano le personalità premiate con il Merito agricolo, che tuttavia sono tutte riunite presso l'OIV.
15 Apr 2015
Nella sua vita ha pubblicato oltre 30 articoli scientifici e detiene diversi brevetti. In quanto figura leader a livello mondiale dell'industria vinicola, Art è stato per molti anni delegato ufficiale degli Stati Uniti d'America presso il Gruppo di esperti Tecnologia del vino dell'Ufficio internazionale della vigna e del vino (l’attuale OIV). È stato, inoltre, membro attivo della Sottocommissione Metodi di analisi e del gruppo di esperti che ha redatto il Codice delle pratiche enologiche dell'OIV.
In riconoscimento del suo contributo all'Organizzazione, nel 1999 è stato insignito del Merito dell'OIV, convertendolo in uno dei pochissimi statunitensi ad aver ricevuto questa onorificenza.La sua presidenza ventennale del Comitato tecnico dell'Istituto del vino degli USA ha giocato un ruolo fondamentale nel successo dei lavori del Comitato in diverse aree cruciali per l'industria dell'uva e del vino. Caputi ha inoltre guidato numerose sottocommissioni dell'Istituto del vino, relazionandosi con organi normativi come il Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms, il dipartimento dell'Agricoltura, la U.S. Food and Drug Administration, agenzie di protezione ambientale (EPA) federali e statali, il California Air Resources Board e diverse agenzie che si dedicano alla qualità dell'acqua e alla gestione dei rifiuti. Ha ricevuto l'ambitissima onorificenza dell'American Society for Enology and Viticulture e di questa è stato primo direttore dei progetti tecnici, quindi presidente e infine editore dell'American Journal of Enology and Viticulture. Ha ricoperto l'incarico di editore della sezione enologica di tale pubblicazione e del capitolo sull'analisi del vino degli Official Methods of Analysis of AOAC International per quasi trent'anni, venendone eletto membro. Ha servito infine come funzionario di collegamento tra l'AOAC e l'American Society for Enology and Viticulture per oltre trent'anni.