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22 Giu 2015

Il vice-ministro dell'Agricoltura, Vassil Groudev, ha usato un’analogia tra l'oro dei traci e quello che invecchia nelle cantine bulgare, per collocare il suo paese tra quelli cui una grande cultura vitivinicola conferisce una magia e un'atmosfera particolare e ha invitato i presenti a scoprirne i frutti nei saloni dell'OIV e nei paesaggi e nei vigneti della Bulgaria. Accogliendo questa manifestazione, il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha voluto sottolineare l'importanza del settore viticolo della Bulgaria, vera e propria porta dell’Europa tra i Balcani e il Mar Nero, le cui cinque regioni viticole offrono una diversità di terroir dove possono esprimersi sia i vitigni autoctoni (Gamza, Mavrud, Dimyat, Rubin o Pamid) sia quelli internazionali, impiantati più recentemente nell'ambito della ristrutturazione del vigneto. Aurand si è inoltre complimentato per l'impegno profuso dall'Agenzia esecutiva della vigna e del vino nei lavori dell'OIV e ha auspicato lo sviluppo di nuove iniziative.

18 Giu 2015

Foto "Marion Dardé Photography".Attraverso alcuni illustri testimoni, il tema è stato affrontato sotto diversi aspetti. Christophe Riou, direttore scientifico e dello sviluppo dell’Istituto francese della vite e del vino, ha illustrato l’apporto degli enologi all’innovazione; Bernard Praz, direttore degli acquisti di vini del Gruppo Grand Chais de France, ha presentato il loro contributo allo sviluppo dei marchi; Hubert de Boüard, comproprietario del Château Angelus ed enologo consulente, si è dedicato alla valorizzazione dei terroir e dei vitigni, cui gli enologi prendono parte; infine, Gérard Bertrand, proprietario dei vini omonimi, ha parlato della serenità permessa dal savoir faire, i valori e l’arte di vivere custoditi dagli enologi.

In conclusione di questa mattinata, Yann Juban, assistente al direttore generale dell’OIV, ha spiegato come la definizione internazionale di enologo si sia evoluta a partire dal 1976 fino ad arrivare al 2013, con quella adottata dall’OIV, che ha trasformato l’enologo da collaboratore garante della correttezza delle pratiche, a esperto professionista a tutti gli effetti.
Passando per le varie fasi del lavoro dell’enologo definite dall’OIV, Juban ha ripercorso i diversi aspetti del mestiere, mettendo in evidenza come essi rispecchino l’idea internazionale di enologo. L’innovazione, specialmente nell’ambito dei vigneti “al fine di adattare la materia prima alle esigenze della produzione […] e alle necessità dei consumatori” (fase 1); il marchio, nel “formulare raccomandazioni in materia di marketing per quanto riguarda la designazione e la presentazione del prodotto […] al fine di rispondere al meglio alle preferenze mostrate dai consumatori” (fase 2); la valorizzazione, nel considerare “gli aspetti etici, sanitari, sociali e ambientali per adattare la produzione a queste esigenze” (fase 5) e, infine, la serenità, attraverso i controlli, la tracciabilità, la gestione della qualità, la sicurezza alimentare e il rispetto dell’equilibrio ambientale (fase 3).

15 Giu 2015

Riunendo più di 150 espositori e 200 marche di materiali e attrezzature vitivinicole provenienti da sette paesi diversi nel cuore di una delle regioni viticole più importanti della Cina, questa esposizione ha riscosso un vero successo.Il direttore generale dell'OIV ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione in presenza di Cui Bo, vicesegretario del Comitato di Ningxia, di Hao Linhai, vicesegretario di partito del governo popolare di Ningxia, e di Valérie Lobry, direttrice generale di COMEXPOSIUM.Jean-Marie Aurand ha sottolineato l'importanza di questa manifestazione in una delle regioni viticole cinesi più dinamiche. Con circa 35.000 ha di vigneti (di cui 12.000 piantati nel corso degli ultimi tre anni) e una produzione annua di 100 milioni di bottiglie di vino, Ningxia sfoggia le proprie ambizioni, dimostrando anche grande impegno e un solido sostegno alle autorità locali.La regione autonoma di Ningxia gode dello status di osservatore presso l'OIV.Cui Bo e Hao Linhai, quest'ultimo anche presidente della Federazione dei viticoltori della regione, hanno sottolineato il proprio l'interesse a rafforzare la collaborazione con l'OIV, per accrescere le competenze e ottenere un miglioramento qualitativo dei vini a partire dalle norme dell'OIV.Jean-Marie Aurand si è incontrato inoltre con le autorità cinesi a Pechino, per mantenere vivi i contatti stabiliti nel 2014 nella prospettiva di un futuro ravvicinamento istituzionale tra la Repubblica popolare cinese e l'OIV.

14 Giu 2015

“Il vino è oggetto di un commercio considerevole ed è importante che le persone sappiano che cos’è e che cosa non è, di qui la sfida posta dalla sua corretta definizione”, ha affermato il Presidente francese, precisando che “questa responsabilità non spetta soltanto ai produttori, ma anche ai consumatori, ed è per questo che nel 1924 è stata fondata una organizzazione intergovernativa, l’Organizzazione della vigna e del vino, la cui sede si trova in Francia”.

Affermando il proprio desiderio “che l’OIV possa svolgere appieno il suo ruolo”, François Hollande ha ricordato che all’Organizzazione aderiscono poco meno di 50 Stati membri e che “svolge un lavoro davvero notevole”.
Rivolgendosi ai rappresentanti del settore vitivinicolo mondiale, il Presidente francese ha concluso: “Dobbiamo estendere la portata dell’OIV, è nostro interesse farlo, per raggiungere i grandi paesi come la Cina e gli Stati Uniti”.La 18ª edizione di Vinexpo ha riunito a Bordeaux quasi 2400 espositori provenienti da 45 paesi. Questa esposizione, una delle più importanti al mondo, favorisce gli scambi internazionali, la conoscenza dei vini e delle bevande spiritose e la loro promozione.Discorso di François Hollande durante l’inaugurazione del salone Vinexpo (Intervento OIV dal 10’18 al 11’06).

08 Giu 2015

In questa occasione si sono distinti numerosi vini georgiani, elaborati secondo il metodo di vinificazione tradizionale in kvevri (grandi giare di argilla).Jean-Marie Aurand si è intrattenuto in un colloquio con il ministro dell'Agricoltura Otar Danelia, il quale ha sottolineato quanto sia importante per il proprio paese essere presenti nell'OIV e ha espresso il desiderio di approfondire ulteriormente la collaborazione con l'Organizzazione.Il direttore generale si è recato inoltre all'Agenzia nazionale del vino e al "Scientific Research Center" di Jigaura, che riunisce oltre 525 varietà autoctone di vite coltivate in Georgia. Ha poi visitato l'Università di Tbilisi, con il suo noto dipartimento di vitivinicoltura, e diverse aziende vitivinicole dei dintorni della capitale e in Cachezia.La Georgia produce oltre un milione di ettolitri di vino l'anno ed esporta circa il 40% della sua produzione.Intrinseco elemento della storia e della cultura del paese, la viticoltura georgiana è punto di incontro tra tradizione e modernità.

05 Giu 2015

Questo concorso, organizzato dal Deutsche Wein Marketing, ha consentito di degustare e valutare un'impressionante varietà di campioni, oltre 1200, provenienti da numerosi paesi.

Il Portugal Wine Trophy riveste un ruolo di primo piano nel ranking internazionale dei concorsi di vini.
Per garantire il rispetto delle norme dell'OIV relative ai concorsi internazionali di vini, questa competizione ha visto la presenza di Jean-Claude Ruf, coordinatore scientifico e capo dell'unità "Sicurezza e salute" dell'OIV, in veste di commissario delegato dell'Organizzazione.

02 Giu 2015

Claudia Quini, delegata ufficiale dell'OIV di questo concorso patrocinato dall'Organizzazione, ha espresso la propria soddisfazione per la crescita che ha conosciuto questa manifestazione, che quest'anno ha riunito oltre 2100 vini, ossia il 25% in più dell’edizione precedente. I paesi rappresentati sono stati trentacinque.Durante una conferenza, Jean-Marie Aurand ha presentato l'OIV e la sua missione, esponendo le attività dell'Organizzazione e collocandole nel contesto dei principali sviluppi che stanno interessando il settore vitivinicolo a livello mondiale. Sebbene modesta, la produzione di vino canadese è cresciuta in modo regolare negli ultimi anni, fino a raggiungere circa 600.000 hl, prevalentemente in Ontario, Columbia Britannica e Québec.Il consumo di vino, con 4,8 milioni di ettolitri, fa registrare un tasso di crescita medio annuo del 2,5%. Il Canada si posiziona al quarto posto tra i paesi importatori di vino in termini di valore (1,5 Mrd EUR nel 2014).

27 Mag 2015

Questo concorso, aderente alla Federazione mondiale dei grandi concorsi internazionali di vini e bevande spiritose (Vinofed) e patrocinato dall'OIV, si distingue scegliendo ogni anno un ospite d'onore tra i paesi partecipanti e in questa 15ª edizione è stata la volta dell'Ungheria. Durante l'evento, il sottosegretario di Stato del ministero dell'Agricoltura ungherese e delegato del dell’Ungheria presso l'OIV, Peter Gàl, ha presentato i diversi aspetti della filiera vitivinicola del proprio paese, la sua economia e la sua struttura professionale. La sommelier Fruzsina Nagy, a sua volta, ha sottolineato la diversità delle zone viticole, dei vitigni specifici e delle varietà di vino prodotte in Ungheria, che hanno potuto essere scoperte grazie a una degustazione guidata.

20 Mag 2015

Questa riunione è avvenuta a seguito della visita di Jean-Marie Aurand in Giappone, lo scorso settembre.In questa occasione, il direttore generale dell'OIV ha presentato all'ambasciatore l'Organizzazione e i suoi obiettivi. Inoltre, ha auspicato un avvicinamento tra l'OIV e il Giappone dal punto di vista istituzionale. Nel 2012 l'OIV ha ospitato una prima degustazione di vini giapponesi organizzata dal "Koshu of Japan".Aurand ha ribadito la disponibilità dell'OIV a ripetere eventi di questo genere.

Il Giappone ha una lunga tradizione vitivinicola. La sua produzione si basa in special modo sulle varietà Koshu e Muscat Bailey, che danno vita a vini che esprimono con eleganza e raffinatezza le caratteristiche dei terroir, e su un sistema di indicazioni geografiche.
Inoltre, il consumo di vini in Giappone registra una crescita sostenuta e regolare, raggiungendo nel 2014 circa 3,5 Mio hl.

19 Mag 2015

Dopo aver esposto il ruolo dell'OIV, nel su intervento Baldeschi ha presentato la nota sulla congiuntura vitivinicola mondiale - di recente pubblicazione - e le ultime pratiche enologiche adottate dall'Organizzazione (nonché quelle in corso di valutazione), in particolare:

  • il trattamento dei vini mediante accoppiamento tecnica a membrana-carbone attivo per ridurre l’eccesso di 4-etilfenolo e 4-etilguaiacolo,
  • un codice di buone pratiche vitivinicole per evitare o limitare la contaminazione da Brettanomyces,
  • una monografia sui copolimeri adsorbenti PVI/PVP.
A tale proposito, la revisione della Raccolta dei metodi internazionali di analisi dei vini e dei mosti dell’OIV si è basata su circa duemila risposte che sono state raccolte attraverso un questionario inviato dall'Organizzazione a oltre mille laboratori, un progetto che ha preso vita nel 2009.
Nell’edizione di quest’anno sono stati presentati diversi argomenti relativi all’enologia e alla produzione di vino, tra i quali:
  • pratiche innovative nel vigneto,
  • sostenibilità e gestione,
  • come affrontare le malattie della vite vecchie e nuove,
  • tecniche per l'estrazione del colore nella vinificazione,
  • relazione tra vino e ossigeno,
  • fermentazione malolattica,
  • uso di lieviti e batteri,
  • stabilizzazione dei vini.
Grazie alla presenza di relatori di diversi paesi, l’Enoforum è una vetrina internazionale unica per l’innovazione del settore vitivinicolo.

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