26 Feb 2017
Durante l'incontro, Bozukov si è detto soddisfatto di poter accogliere il 40º Congresso dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino a Sofia dal 29 maggio al 2 giugno 2017 e ha sottolineato l'eccellente collaborazione tra la Bulgaria e l'OIV.Jean-Marie Aurand ha ringraziato il ministro bulgaro per l'organizzazione del Congresso. L'evento, cui parteciperanno diverse centinaia di esperti e di responsabili del settore vitivinicolo di tutto il mondo, si terrà in un paese dove la vitivinicoltura, indissolubilmente legata alla storia e alla cultura, sta vivendo un profondo rinnovamento.Il direttore generale si è inoltre rallegrato per l'ottima collaborazione stabilita tra i team di entrambe le parti che si occupano di garantire il successo di questa edizione del Congresso.Professor Bozukov con Jean-Marie Aurand e la vice-ministro Svetla Yantcheva
22 Feb 2017
Lo scorso giovedì 16 febbraio si è tenuta la giornata tecnica ENOMAQ 2017 presso il polo espositivo di Saragozza (Spagna). Il tema principale di questa giornata, coordinata da La Semana Vitivinícola, è stato il vino e la sostenibilità. La presenza dell'OIV è stata assicurata dal vicepresidente dell'Organizzazione, Vicente Sotés, e dal capo dell'unità Viticoltura, Mario de la Fuente, il quale è intervenuto nei lavori.Mario de la Fuente, a sinistra nella fotoAll'evento, presieduto dal direttore della Feria de Zaragoza, Rogelio Cuairán, e dal direttore de La Semana Vitivinícola, Salvador Manjón, hanno partecipato ricercatori provenienti da diversi centri di ricerca e/o università e una rappresentanza della Federazione spagnola del vino, nella persona della vicesegretaria generale, Susana García. Tra i partecipanti erano presenti anche tecnici, produttori, rappresentanti di cantine, professionisti del settore vitivinicolo, studenti, ecc., per un'affluenza complessiva di circa 150 persone.Le presentazioni sono state suddivise in tre blocchi tematici: viticoltura, enologia e marketing vinicolo. Un totale di sette interventi hanno affrontato la gestione integrata e sostenibile del vigneto, l'uso di nuove varietà resistenti alle malattie fungine (con l'esposizione di un caso pratico in cantina), gli strumenti e le nuove tecnologie per la sostenibilità delle aziende vinicole, i prezzi dei vini sostenibili e le certificazioni dei diversi tipi di vino. Tali dibattiti hanno contribuito in modo fondamentale al trasferimento tecnologico di tali progressi nel settore vitivinicolo e, in particolare, alla diversa percezione del concetto di sostenibilità e della sua possibile applicazione pratica in un'azienda vitivinicola.La vitivinicoltura sostenibile è una delle aree di lavoro prioritarie per l'OIV, la sua promozione figura infatti in una delle cinque linee strategiche del Piano strategico 2015-2019 dell'Organizzazione. Considerando la sostenibilità con tutto ciò che essa implica, l'OIV ha lavorato sin dal 1997 a diverse risoluzioni sulla produzione integrata (VITI 1/1999; CST 2004), la conservazione della biodiversità (VITI 1/2002), la produzione biologica (ECO 460/2012) e, ovviamente, la produzione sostenibile, con la risoluzione sullo sviluppo della vitivinicoltura sostenibile (CST 2004), la guida per la vitivinicoltura sostenibile (CST 2008) e la guida di applicazione per la viticoltura sostenibile destinata all'uva da tavola e all'uva passa (VITI 422/2011). Quando si affronta la sostenibilità nel settore vinicolo bisogna tenere presenti i quattro pilastri fondamentali: ambientale, sociale (sicurezza e salubrità alimentare), culturale ed economico. L'OIV ha recentemente adottato, durante l'Assemblea generale di Bento Gonçalves (Brasile, novembre 2016), i "Principi generali dell’OIV della vitivinicoltura sostenibile – aspetti ambientali, sociali, economici e culturali" con la risoluzione CST 518/2016, elaborata per distinguere i principi generali di sostenibilità dai metodi di produzione che includono in modo totale o parziale tali principi.
Le iniziative sostenibili richiedono pianificazione, monitoraggio e valorizzazione delle conoscenze. È un processo in costante evoluzione che necessita pertanto di un miglioramento e di una valutazione continui.Per questo motivo l'OIV, nell'ambito del suo piano di lavoro, nel 2015 ha deciso di ristrutturare i suoi gruppi di esperti creando un gruppo interdisciplinare e orizzontale chiamato "Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico (ENVIRO)" Il lavoro del Gruppo ENVIRO ha dato luogo a diverse iniziative legate alla sostenibilità attualmente in discussione, quali ad esempio:
- RSI: responsabilità sociale d'impresa e sostenibilità (ISO 26000), adattamento alla vitivinicoltura (progetto di risoluzione CST 13-530),
- protocolli e raccomandazioni sul calcolo dei GES,
- linee guida sull’uso sostenibile dell’acqua in viticoltura (progetto di risoluzione VITI-TECVIT 16-569) e sulla metodologia da applicare al calcolo dell'impronta idrica,
- buone pratiche e uso razionale dei pesticidi nei vigneti (progetto di risoluzione VITI-PROTEC 16-592),
- biodiversità funzionale,
- conservazione delle varietà e procedimenti di selezione (progetto di risoluzione VITI 14-564),
- gestione dei sottoprodotti in viticoltura,
- resilienza e cambiamento climatico: strategie di adattamento del settore vitivinicolo al cambiamento climatico.
16 Feb 2017
Il concorso, patrocinato dall'OIV, ha raccolto quasi cinquecento campioni di vini e spiriti provenienti da una quindicina di paesi.In occasione di questa visita, Jean-Marie Aurand ha avuto un incontro con Eduard Grama, ministro moldavo dell'Agricoltura e l'industria alimentare.Jean-Marie Aurand con Eduard Grama, ministro moldavo dell'Agricoltura e l'industria alimentareQuesti ha espresso il desiderio di rafforzare i rapporti del suo paese con l'OIV, anche in ragione dell'importante programma di modernizzazione del settore vitivinicolo intrapreso dalla Moldova. Il ministro ha presentato gli investimenti realizzati in attrezzature di vinificazione e nei vigneti per il miglioramento della qualità dei vini e ha espresso soddisfazione per i buoni risultati dell'esportazione, ottenuti grazie alla politica molto dinamica di promozione dei vini moldavi condotta dall'Ufficio dei vini e alla diversificazione degli sbocchi commerciali.La Moldova produce in media 1,5 milioni di ettolitri di vino l'anno, di cui l'80% viene destinato all'esportazione.Il direttore generale ha espresso il proprio apprezzamento per la buona collaborazione tra OIV e Moldova, palesatasi lo scorso anno con l'elezione del direttore dell'Ufficio del vino moldavo alla presidenza di uno dei gruppi di esperti, e si è augurato che la partecipazione degli esperti moldavi presso gli organi scientifici dell'Organizzazione diventi ancora più attiva.
02 Feb 2017
Informazioni sul www.oiv.int « GIURIA dei PREMI e PREMI dell’OIV »Per maggiori informazioni: jurydesprix@oiv.intNon si accettano riviste e documenti pubblicitari o commerciali.Un'opera, premiata o no, non sarà presentato alla giuria una seconda volta.Nuovi moduli di registrazione« Form_Inscription_Livre_Book_JdP_2017.pdf »:
- Carta da stampa libri e / o formato .PDF / Kindle nelle 10 categori.
- Formato digitale interattivo solo per le prime 5 categorie (1-Viticoltura, 2-Enologia, 3-Economia e Diritto vitivinicoli, 4-Storia, Letteratura e Belle Arti, 5-Vino e Salute).
22 Gen 2017
In questa occasione hanno avuto diversi incontri con ministri e rappresentanti dei paesi membri dell'OIV presenti all'evento.Kordula Kovac, Monika Christmann, Christian Schmidt e Jean-Marie AurandInoltre, su iniziativa di Kodula Kovac, membro del Bundestag e presidente del "gruppo vino" del parlamento tedesco, la presidente e il direttore generale si sono nuovamente riuniti con il Ministro dell'Agricoltura albanese, Edmond Panariti. Questi ha confermato di aver avviato nel proprio paese il processo finalizzato alla presentazione della candidatura dell'Albania per l'affiliazione all'OIV.Jean-Marie Aurand, Monika Christmann, Kordula Kovac, Christian Schmidt et Artur Kuko, L'Ambasciatore di Albania in GermaniaL'incontro con l'ambasciatore del Giappone in Germania, Takeshi Yagi, ha permesso di presentare l'OIV visto il crescente consumo di vino e l’aumento della produzione vitivinicola di qualità in Giappone.
05 Dic 2016
Giornata sulla "Tracciabilità e autenticità in vitivinicoltura, Wine Track 2016"La giornata si è svolta alla presenza di Iñigo Nagore Ferrer (consigliere per l'Agricoltura, l'allevamento e l'ambiente della Rioja), Jean-Pierre Dal Pont (presidente della Société des Experts Chimistes de France), Julio Rubio García (Rettore dell'università della Rioja) e José Miguel Martínez Zapater (direttore dell'Instituto de Ciencias de la Vid). Erano presenti anche ricercatori provenienti da diversi centri di ricerca e università e rappresentanti del Ministero dell'Agricoltura, della pesca, dell'alimentazione e dell'ambiente spagnolo (MAPAMA), della Federazione spagnola del vino (FEV), di aziende vinicole oltre a professionisti del settore e della tracciabilità, studenti, ecc., per una platea di circa 200 persone. Per saperne di più
29 Nov 2016
Pubblicato ogni tre mesi in formato cartaceo ininterrottamente dal 1928, il Notiziario dell'OIV è una fonte di informazioni inestimabile per tutti gli attori della filiera vinicola: un secolo di conoscenze e normative vitivinicole tradotte nell'era digitale.Dal 1928 al 2014 sono stati pubblicati oltre 1000 numeri del Notiziario, nei quali figurano quasi 300.000 articoli della stampa internazionale: un fondo documentale eccezionale di statistiche, normative, lavori scientifici e tecnici e raccomandazioni. Una testimonianza fedele di un secolo di grande sviluppo della vitivinicoltura, divenuta ormai una cultura mondiale.Dal 1928 al 2014 sono stati pubblicati oltre 1000 numeri del NotiziarioIn occasione dell'evento di presentazione, che si è tenuto a Digione il 29 novembre 2016, Yann Juban, assistente al direttore generale dell'OIV, ha celebrato lo sforzo comune che ha consentito al mondo vitivinicolo di avere a disposizione l'accesso in forma digitale alla raccolta del Notiziario dell'OIV. Ciò è stato possibile grazie all'iniziativa dell'Università di Borgogna, dalla competenza della Maison des Sciences de l’Homme (Centro nazionale della ricerca scientifica francese, MSH) e dal sostegno di diversi partner, tra cui l’AIDV.Da sinistra a destra, Jean Vigreux, Laurent Gautier e Yann JubanCome sottolineato da Jean Vigreux, direttore aggiunto della Maison des Sciences de l’Homme di Digione, il progetto sviluppato dalla MSH, selezionato attraverso un bando pubblico della Bibliothèque Scientifique Numérique (BSN), dà nuova vita a questi notiziari, non solo realizzando una versione digitale di documenti cartacei spesso di difficile accesso, ma arricchendoli di potenti strumenti di ricerca che consentono indagini mirate attraverso milioni di pagine che rappresentano quasi un secolo di conoscenze e normative vitivinicole.Il progetto sviluppato dalla MSH dà nuova vita a questi notiziari, non solo realizzando una versione digitale di documenti cartacei spesso di difficile accesso, ma arricchendoli di potenti strumenti di ricercaIl medico, l'ampelografo, l'enologo, il giurista, l'economista, lo storiografo, il geografo, il linguista o l'appassionato potranno trovare in questa documentazione, grazie allo strumento digitale, risorse molto utili e i cui primi esempi sono stati presentati durante questa presentazione, in special modo da Benjamin Bois, presidente della Commissione "Viticoltura" dell'OIV.Benjamin BoisIntegrata nel portale PANDOR della MSH di Digione, questa risorsa multidisciplinare potrà essere consultata sia attraverso indici tematici specifici dell'ambito interessato (autori, luoghi geografici, denominazioni, congressi dell'OIV, ecc.), sia attraverso ricerche testuali, trasportando questo prezioso corpus nell'era dell'Umanismo digitale e del Data Mining, come ha specificato il professor Laurent Gautier, responsabile scientifico del progetto, che comprende oltre 100.000 schede digitalizzate per volumi da 5 TB di dati.Questo patrimonio così recuperato, viene nuovamente diffuso e reso accessibile e utilizzabile. Tale digitalizzazione risponde alle esigenze attuali di condivisione delle competenze e di arricchimento delle conoscenze in ambito vitivinicolo. La collezione cartacea digitalizzata sarà prossimamente ampliata con gli ultimi numeri dal 1999 al 2014.Oggi l'OIV prosegue la sua missione di raccolta, trattamento e diffusione delle informazioni più pertinenti e della loro comunicazione, pubblicando integralmente, dal 2014, le comunicazioni scientifiche dei congressi mondiali della vigna e del vino attraverso una piattaforma di pubblicazioni digitali in linea e continua a garantire la pubblicazione online di una rassegna della stampa internazionale.Consultazione in linea: https://pandor.u-bourgogne.fr/archives-en-ligne/ead.html?id=FRMSH021_00019_b&c=FRMSH021_00019_b_e0000081&qid=
29 Nov 2016
Il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha partecipato all'inaugurazione dell'evento, le cui conferenze tecniche e scientifiche sono patrocinate dall'OIV.Alla manifestazione hanno partecipato quest'anno 850 espositori, provenienti da 20 paesi, con un pubblico di circa 45.000 persone.Vera e propria vetrina di materiali, attrezzature e servizi, Vinitech-Sifel riveste un ruolo importante nella valorizzazione dell'innovazione, aspetto fondamentale per il miglioramento della competitività delle aziende del settore vitivinicolo e per fornire loro assistenza nelle sfide del settore i termini di protezione dell'ambiente e di aspettative dei consumatori.
21 Nov 2016
Questo salone professionale ha riunito oltre 225 aziende in rappresentanza dell'85% del commercio di vino sfuso del mondo.In occasione delle conferenze organizzate nell'ambito della manifestazione, patrocinata dall'OIV, il direttore generale Jean-Marie Aurand ha fatto una presentazione della congiuntura mondiale del mercato vinicolo, con una particolare attenzione rivolta al commercio vino sfuso. Jean-Marie Aurand con José Luis Murcia, coordinatore delle conferenzeSi tratta di un settore in costante sviluppo le cui esportazioni sono passate dai 15 Mio hl nel 2000 ai 40 Mio hl nel 2016, pari al 38% del volume di vino esportato nel mondo. L'85% delle esportazioni di vino sfuso è ascrivibile a sette paesi: Spagna (35%), Italia (12%), Australia (10%), Cile (10%), Sud Africa (7%), Francia (6%) e Stati Uniti d'America (5%).
17 Nov 2016
La prima parte di questa visita è stata dedicata a degli incontri con i responsabili del settore vitivinicolo marocchino.Durante un colloquio con il segretario generale del ministero dell'Agricoltura, il prof. Mohammed Sadiki, e in presenza del direttore generale dell'ONSSA (Ufficio nazionale per la sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari) e dei suoi collaboratori, la presidente e il direttore generale si sono complimentati per la qualità della collaborazione tra le autorità marocchine e l'OIV e hanno espresso l'augurio che questa possa proseguire e rafforzarsi ulteriormente attraverso una maggiore presenza degli esperti marocchini ai lavori dell'OIV e la possibilità di organizzare una presentazione di vini del Marocco presso la sede dell'Organizzazione.Il prof. Mohammed Sadiki (al centro nella foto di gruppo) ha confermato l'apprezzamento del suo paese nei confronti dell'OIV e la volontà delle autorità marocchine di sostenere questo rapporto in una stagione in cui il Marocco sta compiendo considerevoli sforzi di adattamento e modernizzazione della propria viticoltura.Con una superficie vitata di 50.000 ha, il Marocco produce oltre 4.000.000 di tonnellate di uva, di cui l'80% destinate al consumo fresco e il 20% alla vinificazione.La produzione di uva da tavola e di uva passa è in costante crescita, mentre la produzione di vino (350.000 hl/anno) sta vivendo un nuovo rinascimento grazie alla politica volontaristica di promozione della qualità e di identificazione dei vini mediante indicazioni geografiche e denominazioni di origine.Nell'ambito della COP22, Monika Christmann e Jean-Marie Aurand hanno partecipato ai lavori dell'iniziativa "4 per 1000", che consiste nella promozione dello stoccaggio del carbonio nel suolo mediante specifiche pratiche agronomiche per contribuire alla riduzione dei gas a effetto serra.A questa iniziativa, lanciata a Parigi durante la COP21, hanno aderito oltre 170 partecipanti tra Stati, istituti di ricerca, organizzazioni intergovernative e non governative, ivi compresa l'OIV.Durante il suo intervento, la presidente ha sottolineato l'interesse dell'OIV per i lavori svolti in questo forum, che in perfetta sintonia con le linee di lavoro dell'Organizzazione in materia di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile.