28 Gen 2018
Non si accettano riviste e documenti pubblicitari o commerciali.Un'opera, premiata o no, non sarà presentato alla giuria una seconda volta. 2 moduli di registrazione: http://oiv.int/it/lorganizzazione-internazionale-della-vigna-e-del-vino/oiv-premi o jurydesprix@oiv.int● Carta da stampa libri e / o formato .PDF / Kindle nelle 10 categori.● Strumento digitale interattivo solo per le prime 5 categorie: 1-Viticoltura, 2-Enologia, 3-Economia e Diritto vitivinicoli, 4-Storia, Letteratura e Belle Arti, 5-Vino e Salute.
30 Nov 2017
Per l'occasione, Gabriela Matečná, ministro dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale, ha presentato il settore viticolo del paese mitteleuropeo, evidenziando la varietà dei terroir, che assicura una grande qualità e diversità dei vini slovacchi. La Slovacchia sta attuando un programma di modernizzazione che mira a promuovere l'uso di nuove varietà di vite e di vitigni autoctoni e a sostenere le iniziative per lo sviluppo dell'enoturismo. La strada dei vini dei Piccoli Carpazi, che riunisce quasi 400 viticoltori, è un esempio dei risultati di questa politica.Alla degustazione hanno partecipato una quindicina di aziende.Jean-Marie Aurand si è complimentato per la qualità dei rapporti che intercorrono tra OIV e Slovacchia e per l'apporto del paese alle linee guida e ai lavori dell'Organizzazione. Il direttore generale non ha dimenticato di menzionare l'attività di S.E. l'ambasciatore František Lipka, nella sua veste di presidente della Giuria dei premi dell'OIV, che premia ogni anno autori ed editori di opere sui diversi ambiti della vitivinicoltura: tecnico, economico, storico e culturale.Con un vigneto di 16.600 ha e una produzione annuale di 310.000 hl di vino, di cui oltre il 70% gode di una denominazione di origine controllata, il settore vitivinicolo slovacco è in pieno rinnovamento.S.E. l'ambasciatore Igor Slobodnik, Gabriela Matečná, Jean-Marie Aurand e S.E. l'ambasciatore František Lipka
20 Nov 2017
In questa occasione, Juban ha ricordato la modifica apportata nel 2017 relativamente alla nomenclatura del Sistema armonizzato (SA) dell'Organizzazione mondiale delle dogane che ha portato alla creazione, su richiesta dell'OIV, di una nuova sottovoce, la 2204.22, relativa ai vini in recipienti di capacità compresa tra i 2 e i 10 litri.Il SA è usato da oltre 200 paesi e unioni economiche o doganali per elaborare le tariffe doganali nazionali e le statistiche commerciali internazionali ai fini della classificazione delle merci scambiate nel mondo.Prima del 2017, il SA comprendeva solo due sottovoci: la 2204.21, che identificava il vino in recipienti di capacità inferiore o uguale a 2 litri e la sottovoce 2204.29, che identificava il vino in recipienti di capacità superiore a 2 litri, quello che viene abitualmente definito "vino sfuso".Gli operatori attendono quindi con interesse le prime statistiche, che consentiranno di distinguere tra i vini destinati al confezionamento e alla commercializzazione in recipienti di capacità inferiore ai 2 litri, quelli tra 2 e 10 litri e quelli di capacità maggiore di 10 litri.
20 Nov 2017
L'Iniziativa 4 per 1000 mira a promuovere la gestione sostenibile del suolo per adottare delle misure a favore della sicurezza alimentare e del clima. L'evento ha attirato un gran numero di personalità di ogni ambito: rappresentanti di governi, di organizzazioni intergovernative e non-governative e di istituti di ricerca. Durante la sessione inaugurale Monika Christmann ha presentato l'OIV e il suo impegno per la protezione dell'ambiente e la sostenibilità.Il suolo ha la capacità di stoccare quantità considerevoli di carbonio, ma viene spesso trascurato. Un aumento dello 0,4% annuo del carbonio catturato dal suolo grazie alle adeguate pratiche colturali potrebbe arrivare ad assorbire l'80% delle emissioni totali di gas serra.L'obiettivo dell'iniziativa 4 per 1000 è di promuovere progetti mirati a favorire il sequestro di carbonio nel suolo. L'Iniziativa, lanciata dal governo francese in occasione della COP21 del 2015, ha registrato un rapido successo. 21 paesi e 11 organizzazioni intergovernative, tra cui l'OIV, sono riunite oggi nel consorzio, mentre 19 paesi e oltre un centinaio di organizzazioni non-governative e istituti di ricerca vi partecipano come membri del forum.
19 Nov 2017
All'evento erano presenti oltre 250 partecipanti, tra cui le principali aziende vitivinicole ucraine. I dibattiti hanno affrontato la situazione del settore vitivinicolo e sulle sue prospettive rispetto alle principali sfide che lo riguardano: sviluppo del vigneto, modernizzazione delle aziende, normazione ed evoluzione del quadro normativo coerentemente con le norme internazionali.Il direttore generale dell'OIV, dopo essersi complimentato per la qualità degli interventi del forum, ha fatto una presentazione dell'OIV e dei suoi obiettivi e ha poi evidenziato le principali tendenze del settore vitivinicolo su scala mondiale e le grandi sfide del futuro. In particolare, ha insistito sull'importanza della normazione dei prodotti secondo le norme internazionali al fine di assicurare la loro qualità e di rispondere meglio alle aspettative dei consumatori, sia nel mercato domestico che in quello internazionale.Il forum ha avuto il suo prosieguo nel Festival del vino ucraino, nel corso del quale sono stati presentati i vini e i brandy delle principali aziende del settore.Con una superficie vitata di 45.000 ha, l'Ucraina produce circa 1 milione di ettolitri di vino e brandy. Sono registrate quasi 150 aziende. Nel corso della sua visita, Jean-Marie Aurand ha incontrato anche il primo vice primo ministro ucraino Stepan Kubiv per valutare la possibilità di un ritorno dell'Ucraina nell'OIV.Con il primo vice primo ministro ucraino Stepan KubivCon le autorità ucraine
14 Nov 2017
Il Congresso si terrà a Punta del Este dal 19 al 23 novembre 2018 e sarà incentrato sul tema generale "Modellare il futuro: le sfide della produzione e del mercato".Il ministro uruguaiano dell'Agricoltura, Tabaré Aguerre, ha confermato il massimo impegno del paese per il successo di questo evento.Jean-Marie Aurand, dopo aver visitato il sito che ospiterà il Congresso, si è complimentato per la mobilitazione delle diverse parti con oltre un anno di anticipo, in particolare, per il forte coinvolgimento dell'INAVI (Istituto nazionale di vitivinicoltura).Tabaré Aguerre, Jean-Marie Aurand e José Lez Secchi
12 Nov 2017
Solo un mese fa, presso la sede dell'OIV, si univa alle celebrazioni per il trentennale del Master dell'OIV in Wine Management che aveva fondato, circondato dall'affetto di due generazioni di ex studenti.Laureato in legge e diplomato presso il Centro di studi e perfezionamento per le ispezioni nella repressione delle frodi francese, Tinlot ha esordito prima come responsabile dei contenziosi del corpo nazionale per il controllo dei vini e degli alcolici (1964-1970) e poi come responsabile del dipartimento dei vini e delle bevande presso il ministero dell'Agricoltura (1970-1981).Ispettore generale per la repressione delle frodi, venne designato dalla Francia come commissario generale per l'organizzazione delle assemblee generali dell'OIV di Parigi del 1975 e del 1982, Organizzazione presso la quale fu relatore per le questioni inerenti alle denominazioni d'origine e alla qualità dei vini. Dal 1982 al 1985 ha presieduto il Gruppo di esperti dell'OIV "Regolamentazione e controllo della qualità".Le sue competenze giuridiche e la sua conoscenza del settore vitivinicolo lo portarono a presiedere il Gruppo "Vino" (1979) e il Gruppo "Bevande spiritose" (1984) presso il Consiglio dei ministri dell'Unione europea, a partecipare alla revisione della Convenzione di Parigi dell'OMPI, alla vicepresidenza del Gruppo "Vino" della FAO (1983) e alla guida della delegazione francese presso la Commissione del Codex Alimentarius.Divenuto aggiunto al direttore del consumo e della repressione delle frodi, nel 1985 venne eletto direttore generale dell'OIV, posizione che ha occupato sino al 1996, promuovendo le attività dell'Organizzazione, che in questo periodo è passata da 33 a 46 Stati membri.Divenuto aggiunto al direttore del consumo e della repressione delle frodi, nel 1985 venne eletto direttore generale dell'OIV, posizione che ha occupato sino al 1996, promuovendo le attività dell'Organizzazione, che in questo periodo è passata da 33 a 46 Stati membriAppassionato di storia e diritto viticoli, fiero delle sue origini borgognone, ha creato i primi corsi in Diritto del vino nel 1971 e amava condividere la sua passione con gli studenti di enologia, economia, agronomia e diritto di numerose università francesi. È fu questo suo carattere che lo condusse a creare l'Associazione internazionale dei giuristi della vite e del vino (AIDV) nel 1987 e l'Associazione universitaria internazionale del vino (AUIV), che si incaricò poi della gestione del Master dell'OIV in Wine Management.Da 20 anni Tinlot condivideva le sue conoscenze attraverso l'AIDV, l'Accademia Amorim, che presiedeva, e la Cattedra UNESCO "Cultura e tradizioni del vino" dell'Università di Borgogna.Grande diplomatico, di lui rimane il ricordo di un direttore dell'OIV appassionato e ricco di inventiva, al servizio di un mondo della vigna e del vino che conosceva a menadito.L'OIV rende omaggio alla sua memoria e si unisce al dolore dei suoi cari.
08 Nov 2017
Oltre 250 esperti di tutto il mondo (più di 20 paesi rappresentati) hanno partecipato alle diverse sessioni di questa conferenza, dedicata in particolare alla sostenibilità della viticoltura nei vari scenari del cambiamento climatico.Durante la sessione inaugurale di questo evento patrocinato dall'OIV, la vicepresidente dell'Organizzazione, Claudia Quini, ha offerto una presentazione della vitivinicoltura argentina per conto dell'INV (Istituto nazionale della vitivinicoltura).Il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha illustrato il panorama del settore vitivinicolo mondiale, le principali tendenze e le grandi sfide del settore, evidenziando il ruolo dell'OIV in tale contesto.Il GiESCO è un'associazione che riunisce esperti dei sistemi vitivinicoli. Originariamente incardinato sulle forme di allevamento del vigneto e sull'ecofisiologia, i lavori di questo gruppo di esperti si sono poi ampliati per includere le principali questioni della viticoltura di base e applicata.
23 Ott 2017
Durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la sede dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, direttore generale dell'OIV, ha presentato i primi dati sulla produzione viticola mondiale del 2017.
- Produzione molto scarsa in Europa: in Italia (39,3 Mio hl), in Francia (36,7 Mio hl) e in Spagna (33,5 Mio hl) i livelli sono particolarmente bassi.
- Il livello di produzione rimane elevato negli Stati Uniti d'America (23,3 Mio hl).
- Il Sud Africa (10,8 Mio hl) conserva un livello di produzione sostenuto.
- In America del Sud la produzione è in crescita rispetto allo scarso livello del 2016, in special modo in Argentina (11,8 Mio hl) e in Brasile (3,4 Mio hl). In Cile (9,5 Mio hl) la produzione vinificata si conferma bassa.
- La produzione australiana (13,9 Mio hl) è in crescita e la produzione neozelandese (2,9 Mio hl), sebbene in leggera flessione, conserva un livello molto buono.
16 Ott 2017
La cerimonia di consegna dei Premi dell'OIV 2017 si è svolta nei saloni dell'Organizzazione a Parigi, in presenza di numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, della presidente dell'OIV, Monika Christmann, del direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, del presidente della Giuria dei Premi dell'OIV, František Lipka, e del segretario scientifico della Giuria dei Premi, Jean-Luc Berger.Numerosi protagonisti e personalità del mondo del vino hanno assistito a questo importantissimo evento dell'OIV, tra gli altri, rappresentanti delle case editrici, giornalisti, professionisti del settore ed esperti dell'Organizzazione.Il crescente successo di questo "Premio Nobel della letteratura vitivinicola" (nelle parole di Jean-Marie Aurand, direttore generale dell'OIV) mira a fornire ai lettori informazioni aggiornate e diversificate sulla vigna e sul vino negli ambiti della tecnica e della scienza (enologia e viticoltura), dell'economia e del diritto, della storia, delle belle arti e della letteratura, della salute, del legame tra vino e gastronomia, della scoperta e della presentazione dei vini e delle regioni viticole di tutti i continenti.Il lavoro rigoroso dei numerosi lettori specializzati di tutto il mondo che hanno valutato queste opere ha consentito alla Giuria internazionale, riunitasi a Sofia (Bulgaria) il 31 maggio scorso e presieduta da František Lipka, di procedere a una selezione imparziale tra le 65 opere provenienti da 19 paesi diversi. Il palmarès 2017 comprende 10 premi e 8 menzioni speciali attribuite a lavori originali, di grande qualità, all'avanguardia degli ultimi avanzamenti tecnologici e delle più recenti scoperte scientifiche.Questa ricca edizione 2017 conferma il prestigio dei Premi dell'OIV e il riconoscimento da parte dell'intera filiera vitivinicola mondiale. Le opere premiate interessano anche le regioni la cui produzione vinicola è ancora poco nota e paesi che non sono attualmente membri dell'OIV.Albo dei premi 2017Premi 2017Menzioni speciali 2017