26 Feb 2018
Dopo i vini spumanti nel 2014, i vini rosé nel 2015, e l’uva da tavola e passa nel 2016 [EN], l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) presenta un nuovo approfondimento tematico sui vitigni.Scarica il documento [EN] [FR]Il vigneto mondiale, composto da più di 10000 vitigni differenti, è stato soggetto a notevoli cambiamenti nel corso degli ultimi 15 anni. Il report propone una panoramica sulla distribuzione dei vitigni a livello mondiale e ne esamina i relativi trend. Le varietà prese in considerazione (che spaziano dall’uva da vino all’uva da tavola, passa o destinata ad altro utilizzo) coprono circa il 75% della superficie vitata globale. L’analisi è basata sui dati disponibili in 44 paesi a partire dal 2000, e si focalizza in particolare sui 10 principali vitigni dei paesi la cui superficie vitata è di almeno 65000 ettari.Insieme al report è disponibile sul sito dell’OIV una tabella che include i dati utilizzati per le analisi [EN].
21 Feb 2018
Gli studenti del Master II in Amministrazione internazionale dell’Università di Parigi Panthéon-Assas hanno avuto l’occasione di scoprire gli aspetti giuridici della gestione di un’organizzazione intergovernativa e le sue peculiarità; quelli del Master II in Diritto del vino e delle bevande spiritose dell’Università di Reims Champagne Ardennes hanno potuto valutare le questioni giuridiche settoriali legate alle indicazioni geografiche o all’etichettatura; mentre gli studenti del corso di laurea in International Wine Business (IWB) dell’Università Hochschule Geisenheim hanno avuto la possibilità di analizzare le evoluzioni economiche del settore e dei mercati. Il direttore generale dell’OIV si è prodigato durante questi incontri per esporre le missioni e il funzionamento dell’OIV e per presentare le principali tendenze e sfide del settore. Di fronte a una platea di studenti provenienti da una decina di paesi diversi, Jean-Marie Aurand ha inoltre ricordato l’importanza e l’impegno dell’OIV nella formazione delle generazioni che saranno chiamate a gestire la filiera. Tale impegno si esplica in particolare attraverso il Gruppo di esperti "Formazione", che ha definito i requisiti minimi dei corsi di formazione per enologi e per sommelier, e attraverso il database dei corsi di formazione vitivinicoli a livello mondiale.
20 Feb 2018
Descrizione dell’impiegoFornire servizi di segreteria alla Commissione Viticoltura, alla Sottocommissione Uva da tavola, uva passa e prodotti non fermentati della vite e ai gruppi di esperti da esse dipendenti.Ulteriori informazioni e condizioni di assunzioneModulo di candidatura (il nostro sito consente solo documenti in formato pdf, si prega di contattare job@oiv.int per richiedere il modulo di candidatura in formato word).
28 Gen 2018
Non si accettano riviste e documenti pubblicitari o commerciali.Un'opera, premiata o no, non sarà presentato alla giuria una seconda volta. 2 moduli di registrazione: http://oiv.int/it/lorganizzazione-internazionale-della-vigna-e-del-vino/oiv-premi o jurydesprix@oiv.int● Carta da stampa libri e / o formato .PDF / Kindle nelle 10 categori.● Strumento digitale interattivo solo per le prime 5 categorie: 1-Viticoltura, 2-Enologia, 3-Economia e Diritto vitivinicoli, 4-Storia, Letteratura e Belle Arti, 5-Vino e Salute.
30 Nov 2017
Per l'occasione, Gabriela Matečná, ministro dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale, ha presentato il settore viticolo del paese mitteleuropeo, evidenziando la varietà dei terroir, che assicura una grande qualità e diversità dei vini slovacchi. La Slovacchia sta attuando un programma di modernizzazione che mira a promuovere l'uso di nuove varietà di vite e di vitigni autoctoni e a sostenere le iniziative per lo sviluppo dell'enoturismo. La strada dei vini dei Piccoli Carpazi, che riunisce quasi 400 viticoltori, è un esempio dei risultati di questa politica.Alla degustazione hanno partecipato una quindicina di aziende.Jean-Marie Aurand si è complimentato per la qualità dei rapporti che intercorrono tra OIV e Slovacchia e per l'apporto del paese alle linee guida e ai lavori dell'Organizzazione. Il direttore generale non ha dimenticato di menzionare l'attività di S.E. l'ambasciatore František Lipka, nella sua veste di presidente della Giuria dei premi dell'OIV, che premia ogni anno autori ed editori di opere sui diversi ambiti della vitivinicoltura: tecnico, economico, storico e culturale.Con un vigneto di 16.600 ha e una produzione annuale di 310.000 hl di vino, di cui oltre il 70% gode di una denominazione di origine controllata, il settore vitivinicolo slovacco è in pieno rinnovamento.S.E. l'ambasciatore Igor Slobodnik, Gabriela Matečná, Jean-Marie Aurand e S.E. l'ambasciatore František Lipka
20 Nov 2017
In questa occasione, Juban ha ricordato la modifica apportata nel 2017 relativamente alla nomenclatura del Sistema armonizzato (SA) dell'Organizzazione mondiale delle dogane che ha portato alla creazione, su richiesta dell'OIV, di una nuova sottovoce, la 2204.22, relativa ai vini in recipienti di capacità compresa tra i 2 e i 10 litri.Il SA è usato da oltre 200 paesi e unioni economiche o doganali per elaborare le tariffe doganali nazionali e le statistiche commerciali internazionali ai fini della classificazione delle merci scambiate nel mondo.Prima del 2017, il SA comprendeva solo due sottovoci: la 2204.21, che identificava il vino in recipienti di capacità inferiore o uguale a 2 litri e la sottovoce 2204.29, che identificava il vino in recipienti di capacità superiore a 2 litri, quello che viene abitualmente definito "vino sfuso".Gli operatori attendono quindi con interesse le prime statistiche, che consentiranno di distinguere tra i vini destinati al confezionamento e alla commercializzazione in recipienti di capacità inferiore ai 2 litri, quelli tra 2 e 10 litri e quelli di capacità maggiore di 10 litri.
20 Nov 2017
L'Iniziativa 4 per 1000 mira a promuovere la gestione sostenibile del suolo per adottare delle misure a favore della sicurezza alimentare e del clima. L'evento ha attirato un gran numero di personalità di ogni ambito: rappresentanti di governi, di organizzazioni intergovernative e non-governative e di istituti di ricerca. Durante la sessione inaugurale Monika Christmann ha presentato l'OIV e il suo impegno per la protezione dell'ambiente e la sostenibilità.Il suolo ha la capacità di stoccare quantità considerevoli di carbonio, ma viene spesso trascurato. Un aumento dello 0,4% annuo del carbonio catturato dal suolo grazie alle adeguate pratiche colturali potrebbe arrivare ad assorbire l'80% delle emissioni totali di gas serra.L'obiettivo dell'iniziativa 4 per 1000 è di promuovere progetti mirati a favorire il sequestro di carbonio nel suolo. L'Iniziativa, lanciata dal governo francese in occasione della COP21 del 2015, ha registrato un rapido successo. 21 paesi e 11 organizzazioni intergovernative, tra cui l'OIV, sono riunite oggi nel consorzio, mentre 19 paesi e oltre un centinaio di organizzazioni non-governative e istituti di ricerca vi partecipano come membri del forum.
19 Nov 2017
All'evento erano presenti oltre 250 partecipanti, tra cui le principali aziende vitivinicole ucraine. I dibattiti hanno affrontato la situazione del settore vitivinicolo e sulle sue prospettive rispetto alle principali sfide che lo riguardano: sviluppo del vigneto, modernizzazione delle aziende, normazione ed evoluzione del quadro normativo coerentemente con le norme internazionali.Il direttore generale dell'OIV, dopo essersi complimentato per la qualità degli interventi del forum, ha fatto una presentazione dell'OIV e dei suoi obiettivi e ha poi evidenziato le principali tendenze del settore vitivinicolo su scala mondiale e le grandi sfide del futuro. In particolare, ha insistito sull'importanza della normazione dei prodotti secondo le norme internazionali al fine di assicurare la loro qualità e di rispondere meglio alle aspettative dei consumatori, sia nel mercato domestico che in quello internazionale.Il forum ha avuto il suo prosieguo nel Festival del vino ucraino, nel corso del quale sono stati presentati i vini e i brandy delle principali aziende del settore.Con una superficie vitata di 45.000 ha, l'Ucraina produce circa 1 milione di ettolitri di vino e brandy. Sono registrate quasi 150 aziende. Nel corso della sua visita, Jean-Marie Aurand ha incontrato anche il primo vice primo ministro ucraino Stepan Kubiv per valutare la possibilità di un ritorno dell'Ucraina nell'OIV.Con il primo vice primo ministro ucraino Stepan KubivCon le autorità ucraine
14 Nov 2017
Il Congresso si terrà a Punta del Este dal 19 al 23 novembre 2018 e sarà incentrato sul tema generale "Modellare il futuro: le sfide della produzione e del mercato".Il ministro uruguaiano dell'Agricoltura, Tabaré Aguerre, ha confermato il massimo impegno del paese per il successo di questo evento.Jean-Marie Aurand, dopo aver visitato il sito che ospiterà il Congresso, si è complimentato per la mobilitazione delle diverse parti con oltre un anno di anticipo, in particolare, per il forte coinvolgimento dell'INAVI (Istituto nazionale di vitivinicoltura).Tabaré Aguerre, Jean-Marie Aurand e José Lez Secchi
12 Nov 2017
Solo un mese fa, presso la sede dell'OIV, si univa alle celebrazioni per il trentennale del Master dell'OIV in Wine Management che aveva fondato, circondato dall'affetto di due generazioni di ex studenti.Laureato in legge e diplomato presso il Centro di studi e perfezionamento per le ispezioni nella repressione delle frodi francese, Tinlot ha esordito prima come responsabile dei contenziosi del corpo nazionale per il controllo dei vini e degli alcolici (1964-1970) e poi come responsabile del dipartimento dei vini e delle bevande presso il ministero dell'Agricoltura (1970-1981).Ispettore generale per la repressione delle frodi, venne designato dalla Francia come commissario generale per l'organizzazione delle assemblee generali dell'OIV di Parigi del 1975 e del 1982, Organizzazione presso la quale fu relatore per le questioni inerenti alle denominazioni d'origine e alla qualità dei vini. Dal 1982 al 1985 ha presieduto il Gruppo di esperti dell'OIV "Regolamentazione e controllo della qualità".Le sue competenze giuridiche e la sua conoscenza del settore vitivinicolo lo portarono a presiedere il Gruppo "Vino" (1979) e il Gruppo "Bevande spiritose" (1984) presso il Consiglio dei ministri dell'Unione europea, a partecipare alla revisione della Convenzione di Parigi dell'OMPI, alla vicepresidenza del Gruppo "Vino" della FAO (1983) e alla guida della delegazione francese presso la Commissione del Codex Alimentarius.Divenuto aggiunto al direttore del consumo e della repressione delle frodi, nel 1985 venne eletto direttore generale dell'OIV, posizione che ha occupato sino al 1996, promuovendo le attività dell'Organizzazione, che in questo periodo è passata da 33 a 46 Stati membri.Divenuto aggiunto al direttore del consumo e della repressione delle frodi, nel 1985 venne eletto direttore generale dell'OIV, posizione che ha occupato sino al 1996, promuovendo le attività dell'Organizzazione, che in questo periodo è passata da 33 a 46 Stati membriAppassionato di storia e diritto viticoli, fiero delle sue origini borgognone, ha creato i primi corsi in Diritto del vino nel 1971 e amava condividere la sua passione con gli studenti di enologia, economia, agronomia e diritto di numerose università francesi. È fu questo suo carattere che lo condusse a creare l'Associazione internazionale dei giuristi della vite e del vino (AIDV) nel 1987 e l'Associazione universitaria internazionale del vino (AUIV), che si incaricò poi della gestione del Master dell'OIV in Wine Management.Da 20 anni Tinlot condivideva le sue conoscenze attraverso l'AIDV, l'Accademia Amorim, che presiedeva, e la Cattedra UNESCO "Cultura e tradizioni del vino" dell'Università di Borgogna.Grande diplomatico, di lui rimane il ricordo di un direttore dell'OIV appassionato e ricco di inventiva, al servizio di un mondo della vigna e del vino che conosceva a menadito.L'OIV rende omaggio alla sua memoria e si unisce al dolore dei suoi cari.