06 Mag 2018
Davanti ai portavoce locali, ai rappresentanti del settore vitivinicolo (tra cui il presidente della Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Vini Spumanti, Aperitivi, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed Affini - FEDERVINI), agli scienziati e agli esperti del settore, Jean-Marie Aurand, dopo aver presentato l'OIV, ha offerto una panoramica della vitivinicoltura mondiale, evidenziandone le tendenze dominanti, per poi passare a descrivere le principali sfide economiche, ambientali, sociali e imprenditoriali del futuro. All'evento hanno partecipato inoltre il professor Luigi Bavaresco, promotore dell'iniziativa, Vittorino Novello, Eugenio Pomarici e il presidente onorario dell'OIV, il professor Mario Fregoni. Il direttore generale dell'OIV ha avuto l'occasione di visitare la Biblioteca internazionale "La Vigna", una vera istituzione del settore, notevole per il numero di volumi che custodisce (oltre 60.000 opere, di cui 20.000 dedicate alla vitivinicoltura) e per la loro antichità e varietà.Fondata 50 anni fa, alla fine degli anni '60 da Demetrio Zaccaria, imprenditore di Vicenza che iniziò la collezione per passione, la Biblioteca internazionale "La Vigna" è ormai un istituto di documentazione specializzato, che promuove attività culturali, organizza convegni ed eventi incentrati sull'agricoltura, la viticoltura e la diffusione della cultura contadina.In occasione di questa visita, il direttore generale dell'OIV e il presidente della biblioteca Mario Bagnara hanno discusso della possibilità di stabilire una collaborazione tra la Biblioteca internazionale "La Vigna" e l'OIV.Infine, la giornata del 3 maggio è stata dedicata a una visita dei vigneti della provincia di Verona, nel cuore della DOC Valpolicella, durante la quale il direttore generale dell'OIV è stato accolto dal presidente di FEDERVINI, Sandro Boscaini, nella sua azienda del Gruppo Tecnico Masi.
01 Mag 2018
Organizzato dal Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana (CERVIM), con il sostegno del governo delle Isole Canarie e il patrocinio dell'OIV, questo congresso sul tema "La viticoltura eroica: dall'uva al vino attraverso la sostenibilità e la qualità" ha visto la partecipazione dei rappresentanti di una quindicina di paesi diversi.Durante le quattro le sessioni tecniche:
- meccanizzazione e viticoltura di precisione nei vigneti in forte pendenza,
- esempi di viticoltura eroica, loro sostenibilità ed elementi identitari dei paesaggi,
- pratiche enologiche per la valorizzazione della viticoltura eroica,
- la biodiversità quale fattore di valorizzazione della viticoltura eroica,
29 Apr 2018
Organizzato dalla Facoltà di enologia della Northwest A&F University con il supporto dell'Associazione cinese delle bevande alcoliche (CADA, China Alcoholic Drinks Association), dell'Istituto nazionale cinese per la ricerca sulle industrie alimentare e dei prodotti fermentati (Chinese National Research Institute of Food and Fermentation Industries), nonché delle autorità locali, questo seminario ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti tra produttori, rappresentanti del settore, universitari ed esperti. Numerosi relatori, cinesi e non, hanno fatto le proprie presentazioni nel corso dei diversi workshop incentrati sui temi seguenti: tecniche viticole, vino e terroir, costruzione dalle marche di vino, vino e internet.Questo simposio patrocinato dall'OIV ha offerto l'occasione a Jean-Marie Aurand per presentare l'OIV e le sue missioni e per delineare il panorama della congiuntura mondiale del settore vitivinicolo, evidenziando le grandi sfide per il futuro.Il decimo seminario internazionale di viticoltura ed enologia a Yangling, nella provincia cinese dello ShaanxiIl direttore generale dell'OIV ha inoltre espresso il suo auspicio di una piena adesione della Cina all'OIV, in un momento in cui la viticoltura cinese sta conoscendo uno sviluppo senza precedenti, sia in termini di produzione di uva da tavola (1º produttore mondiale) che di produzione e consumo di vino (8º e 5º per produzione e consumo mondiali).Il decimo seminario internazionale di viticoltura ed enologia a Yangling, nella provincia cinese dello ShaanxiInfine, una parte del simposio è stata dedicata a un forum sulla trasposizione al settore vinicolo dell'iniziativa intrapresa a proposito della nuova via della seta.
22 Apr 2018
Conferenza Stampa OIV. Aprile 2018Il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha presentato il 24 aprile presso la sede dell'Organizzazione a Parigi alcune informazioni sul potenziale produttivo viticolo, il bilancio del raccolto e la situazione del mercato e degli scambi internazionali nel 2017.
- Con 7,6 Mio ha nel 2017, la dimensione del vigneto mondiale sembra stabilizzarsi.
- Nel 2017 sono stati prodotti 250 Mio hl di vino, una produzione storicamente bassa, in calo dell'8,6% rispetto all'anno precedente, le cui cause sono da ricercarsi in particolare nelle condizioni climatiche sfavorevoli nell'UE (-14,6% rispetto al 2016).
- Nel 2017 sono stati consumati 243 Mio hl di vino. Un consumo quasi stabilizzato dopo la crisi economica del 2008, che segna una tendenza positiva da 3 anni.
- Commercio mondiale di vino: saldo molto positivo sia per volume (108 Mio hl, +3,4% rispetto al 2016) sia per valore (30 Mrd EUR, +4,8% rispetto al 2016).
17 Apr 2018
Il Messico, membro dell'OIV dal 2016, ha avviato nel 2017 un progetto di legge per lo sviluppo dell'industria vitivinicola nazionale che dovrebbe venire approvato nelle prossime settimane. Proprio in occasione della presentazione di questo progetto di legge, durante la visita del direttore generale dell'OIV al Senato messicano, il sottosegretario all'Agricoltura aveva annunciato l'intenzione del suo paese di organizzare una presentazione di vini messicani a Parigi.Prima degustazione di vini messicani nella sede dell'OIV Jean-Marie Aurand ha accolto con grande piacere questa prima degustazione di vini messicani nella sede dell'OIV e ha sottolineato il rapido e robusto sviluppo della filiera e la sinergia tra settore pubblico e privato di questo paese. Guillermo Garza García, direttore di PROMÉXICO, in rappresentanza di S. E. Juan Manuel Gómez Robledo, ambasciatore del Messico in Francia, si è compiaciuto di poter presentare, insieme al Consiglio vitivinicolo messicano, una selezione rappresentativa dell'alta qualità dei vini messicani.Yann Juban, assistente al direttore generale dell'OIV; Gabriel Padilla, direttore del Consiglio vitivinicolo messicano; Guillermo Garza García, direttore di PROMÉXICO; Jean-Marie Aurand, direttore generale dell'OIV; Francisco Rodríguez, enologo di Casa MaderoProduzione di 260.000 tonnellate annue di uva da tavolaCon una produzione di 260.000 tonnellate di uva da tavola l'anno, in crescita del 25% dal 2000, di cui più del 60% viene esportato, il Messico è divenuto un attore importante sul mercato mondiale. La sua produzione è ben valorizzata, poiché immessa sul mercato fuori stagione (da maggio a luglio). Per quanto riguarda l'uva passa, a partire dal 2000 la produzione è cresciuta del 225%, raggiungendo le 14.000 tonnellate nel 2015. Sorretta da una forte domanda interna (crescita dei consumi del 12% su base annua negli ultimi 10 anni), la produzione vinicola conosce uno sviluppo notevole. Le numerosissime aziende vitivinicole dislocate su 11 Stati della Repubblica messicana producono ogni anno circa 200.000 ettolitri di vino di ottima qualità e caratterizzato da una grande diversità.Tre regioni messicane rappresentate Gabriel Padilla, direttore del Consiglio vitivinicolo messicano, ha presentato i dati storici, geografici ed economici della filiera, che sono stati illustrati dagli enologi delle cantine della Bassa California (Monte Xanic), di Coahuila (Casa Madero) e di Aguascalientes (Vinícola Santa Elena). I vini sono stati presentati a un centinaio di professionisti accompagnandoli con diverse tapas, per illustrare il perfetto abbinamento tra vini di carattere e una gastronomia mondialmente riconosciuta.Jean-Marie Aurand ha accolto con grande piacere questa prima degustazione di vini messicani nella sede dell'OIV
29 Mar 2018
Questa riunione ha consentito di sviluppare alcune questioni di cui si occupa il Codex Alimentarius e ha inoltre permesso di consolidare i rapporti con la Segreteria del Codex Alimentarius, in particolare con Tom Heilland, segretario della Commissione del Codex Alimentarius.Parallelamente alla riunione, la presidente e il coordinatore scientifico dell'OIV si sono confrontati con alcune delegazioni nazionali di paesi membri e non membri dell’Organizzazione a proposito di diverse questioni.Tra le tematiche tecniche, il CCFA ha approvato diverse decisioni, in particolare circa le specificazioni della cellulosa microcristallina. Inoltre, il Comitato congiunto di esperti FAO/OMS sugli additivi alimentari (JECFA) ha riferito in merito ai suoi lavori sulle specificazioni provvisorie relative ai tannini enologici, all’acido metatartarico e alle mannoproteine dei lieviti. Infine, è stata inserita nel programma di lavoro del JECFA una valutazione della sicurezza del poliaspartato di potassio.La presidente dell’OIV, Monika ChristmannPer maggiori informazioni tecniche, fare riferimento al documento allegato [EN].
28 Mar 2018
Per partecipare a questa conferenza stampa i giornalisti sono pregati di inviare un’email con il loro nome e i dati professionali per l’accreditamento a press@oiv.int.Data: martedì 24 aprile 2018 Ora: 11:00Luogo: Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), rue d’Aguesseau, 18 Parigi 75008. Metro Madeleine o Concorde [vedi sulla mappa]
25 Mar 2018
Docente, consulente e scrittore, Tony Spawton ha dedicato la sua carriera al marketing del vino, sia in qualità di esperto della delegazione australiana presso l’OIV, sia quale ambasciatore di una disciplina che lui stesso ha contribuito a creare. Originario del Galles, delegato ed esperto australiano presso l’OIV tra il 1990 e il 2008, Spawton ha ricoperto la presidenza del Gruppo di esperti "Analisi dei mercati" ed è stato membro del Comitato scientifico e tecnico dell’OIV. Durante i suoi lunghi soggiorni in Europa come professore associato, Tony Spawton ha condotto degli studi sulla riduzione dei rischi e gli andamenti delle tendenze di consumo. Professore di marketing del vino presso il Roseworthy Agricultural College dell’Università di Adelaide e quindi presso la scuola di Marketing dell’Università dell’Australia del Sud, Spawton è stato particolarmente attivo all’interno dei vari gruppi della Commissione "Economia e diritto" e ha partecipato ai congressi di Città del Capo, Parigi, Lisbona, Bratislava, Budapest, Adelaide, Magonza e Buenos Aires. Originario del Galles, delegato ed esperto australiano presso l’OIV tra il 1990 e il 2008 La sua collaborazione con numerose università e scuole lo ha portato a insegnare in Francia, Spagna, Sud Africa, Austria, Argentina, Uruguay, Cile, Ungheria, Italia, USA, Canada, Nuova Zelanda e Portogallo. Autore di numerose pubblicazioni e di una delle opere di riferimento per il marketing del vino, Spawton è stato membro attivo dell’Associazione universitaria internazionale del vino. L’OIV rende onore alla sua carriera, che ha omaggiato nel 2011 con il Merito dell’OIV, dedicata a un aspetto innovativo della filiera e all’importanza del marketing del vino e che certamente ha contribuito all’importante sviluppo della conoscenza dei mercati e, pertanto, alla crescita del commercio internazionale del vino.
18 Mar 2018
Su invito di William Lindsay Simpson, presidente della Conferenza di Saint-Yves, la più antica associazione di giuristi del Granducato di Lussemburgo, e di Robert-Ley, direttore dell’Istituto vitivinicolo e delegato del Lussemburgo presso l’OIV, il 15 marzo Jean-Marie Aurand ha tenuto una conferenza a Lussemburgo sul ruolo normativo dell’OIV e il suo impatto sul settore vitivinicolo mondiale.La conferenza ha visto la partecipazione di un pubblico variegato, composto da rappresentanti del settore vitivinicolo, ambasciatori, membri delle istituzioni dell’Unione europea impiegati nel Granducato, avvocati e giuristi e ha potuto contare sulla presenza del ministro dell’Agricoltura, viticoltura e protezione dei consumatori Fernand Etgen.Jean-Marie Aurand con Fernand EtgenNel suo discorso introduttivo, il ministro ha presentato la viticoltura lussemburghese, enfatizzando gli importanti sforzi compiuti dai viticoltori, con il sostegno delle politiche pubbliche messe in atto, per migliorare la qualità dei vini.1.250 ha di vigneti sulle rive della MosellaIl Granducato possiede 1.250 ha di vigneti sulle rive della Mosella, che producono ogni anno una media di 110.000 hl di vino, di cui il 90% bianchi e, tra questi, il 25% crémant. Fernand Etgen ha ricordato che il Lussemburgo è uno degli otto membri che nel 1924 hanno fondato l’OIV e ha assicurato al direttore generale dell’OIV il totale impegno del suo paese nei lavori dell’Organizzazione.Jean-Marie Aurand ha presentato un panorama del settore vitivinicolo mondiale, evidenziando le principali sfide future e il ruolo dell’OIV in tale contesto.Jean-Marie Aurand ha presentato un panorama del settore vitivinicolo mondiale, evidenziando le principali sfide future e il ruolo dell’OIV in tale contestoSi è inoltre complimentato per il grande impegno del Lussemburgo nei lavori dell’OIV e per il sostegno incrollabile che il Granducato offre all’Organizzazione.
13 Mar 2018
Tra i punti all’ordine del giorno della riunione, le delegazioni degli Stati membri presenti hanno discusso della revisione dei limiti massimi di piombo negli alimenti, compreso quello per il vino. In tal senso, il gruppo di lavoro istituito nel 2017 ha raccomandato di ridurre il limite massimo del Codex dagli attuali 0,20 mg/kg a 0,05 mg/kg.Diverse delegazioni hanno fatto notare che i dati considerati dal gruppo di lavoro telematico comprendono quelli relativi a bevande diverse dai vini d’uva. Per stabilire dei limiti massimi sarebbe altrettanto opportuno tenere in considerazione le caratteristiche specifiche di alcuni tipi di vino, quali i vini fortificati.Le raccomandazioni dell'OIVIl rappresentante dell’OIV ha fatto presente che l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino ha adottato da alcuni anni diverse raccomandazioni relative al piombo nei vini, in particolare, nel 1996 l’OIV ha stabilito un limite massimo di 0,20 mg/L che è stato approvato dal Codex nel 2001. Nel 2006 l’OIV ha stabilito un nuovo limite massimo di 0,15 mg/L, che è tuttora in vigore.L’OIV ha portato l’attenzione del CCCF sul fatto che un limite troppo basso, basato esclusivamente su un’analisi statistica dei campioni e che non è specificamente giustificato da un punto di vista strettamente sanitario, potrebbe avere conseguenze notevoli sul commercio internazionale.Sulla base dei dati del gruppo di lavoro, un limite massimo di 0,05 mg/kg porterebbe all’eliminazione di circa il 3% dei vini, ovvero 7,5 milioni di ettolitri di vino che verrebbero esclusi dal commercio vinicolo internazionale e, in particolare, all'esclusione di una quota importante dei vini fortificati (24%).Jean-Claude Ruf ha inoltre sottolineato che l’OIV prosegue i suoi lavori al riguardo e che, in particolare, ha già avviato una discussione sulla possibile riduzione del limite attuale (0,15 mg/L) e ha invitato il CCCF a tenere in considerazione i nuovi lavori dell’OIV su questo argomento al fine di evitare in futuro duplicazioni o incoerenze relative limiti potenziali.Il rappresentante dell’OIV ha fatto presente che l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino ha adottato da alcuni anni diverse raccomandazioni relative al piombo nei viniUna questione da discutere il prossimo annoDopo averne discusso, e dopo aver tenuto conto di tutte le informazioni, in particolare quelle menzionate dall’OIV, il CCCF, su proposta della sua presidente, ha deciso di rinviare il dibattito sul limite massimo di piombo nel vino al prossimo anno. Il gruppo di lavoro presieduto dagli Stati Uniti è stato riconfermato su questo argomento ed è stato spronato a valutare la specificità dei vini fortificati.Inoltre, il Comitato ha convenuto l’avvio di un nuovo lavoro di revisione del Codice delle pratiche per la prevenzione e la riduzione della contaminazione da piombo negli alimenti, adottato dal Codex nel 2004 (CAC / RCP 56-2004) al fine di integrare i mezzi di riduzione del contenuto di piombo nei vini.Il CCCF ha deciso inoltre di presentare alla Commissione del Codex per l’adozione finale una riduzione del limite massimo di piombo nel succo d’uva da 0,05 mg/kg a 0,04 mg/kg.