20 Mar 2019
La presidente dell'OIV, Regina Vanderlinde, e il coordinatore scientifico dell'OIV, Jean-Claude Ruf, hanno partecipato alla 31ª riunione del Comitato del Codex sui principi generali (CCGP), che si è tenuta dall'11 al 15 marzo a Bordeaux, Francia.Il coordinatore scientifico dell'OIV, Jean-Claude Ruf e la presidente dell'OIV, Regina VanderlindeIn occasione dei dibattimenti sulle questioni emergenti e future, la presidente ha sottolineato che diverse delle materie in discussione presso il CCGP sono già prese in conto dall'OIV, a dimostrazione della necessità di proseguire e rafforzare la collaborazione tra le due organizzazioni.Regina Vanderlinde ha specificato che l'OIV partecipa a diversi progetti, anch'essi attualmente in discussione presso il Codex, quali in particolare:
- la considerazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030,
- la questione delle frodi alimentari e dell'integrità e dell'autenticità degli alimenti,
- l'informazione dei consumatori, attraverso i lavori del Comitato del Codex sull'etichettatura degli alimenti (CCFL),
- l'osservazione dell'applicazione delle norme,
- i meccanismi mirati al miglioramento del coordinamento con le altre organizzazioni internazionali.
18 Mar 2019
Per partecipare a questa conferenza stampa i giornalisti sono pregati di inviare un’email con il loro nome e i dati professionali per l’accreditamento a press@oiv.int.Data: giovedi 11 aprile 2019 Ora: 11:00Luogo: Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), rue d’Aguesseau, 18 Parigi 75008. Metro Madeleine o Concorde [vedi sulla mappa]
11 Mar 2019
Il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione ufficiale, durante la quale ha lanciato un messaggio di ottimismo: "Dobbiamo vedere il cambiamento climatico come un'opportunità". E a chi ne ha chiesto il motivo, ha risposto: "Perché condurrà alla creazione di un nuovo modello di economia, non basato sulla crescita, ma sulla sostenibilità. La sostenibilità è il nuovo valore dell'economia mondiale". "Il vino è in una buona situazione per adattarsi al cambiamento climatico" Secondo Pau Roca "Il vino è in una buona situazione per adattarsi", e ha spiegato che "a differenza di altri settori, l'industria vitivinicola ha una grande capacità di adattamento e ha già dimostrato le sue performance e la sua resilienza". In un settore basato su una molteplicità di attori, "quando i leader del settore vitivinicolo lavorano a qualcosa, i risultati poi si diffondono rapidamente a produttori, fornitori e piccole aziende". Pertanto, il direttore generale dell'OIV ha brindato alla conferenza Climate Change Leadership affinché "possa essere un esempio da estendere all'industria vitivinicola"."La sostenibilità è il nuovo valore dell'economia mondiale", Pau Roca, direttore generale dell'OIV È urgente ridurre le emissioni di gas serraCiò nonostante, "dobbiamo evidenziare l'importanza della mitigazione. È necessario creare misure politiche volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra", ha sottolineato Pau Roca.Varie soluzioni elogiate dai relatori sono rivolte in questa direzione. Tra queste, è da menzionare l'impiego di fonti energetiche rinnovabili, l'uso e il riuso dell'acqua piovana, la riduzione del consumo irriguo, l'adozione di imballaggi e bottiglie più leggeri e la riduzione dei combustibili fossili. Tutte queste proposte hanno un comune obiettivo: la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'industria vitivinicola. I relatori sono stati perentori nell'affermare che è solo collettivamente che gli sforzi porteranno i migliori risultati in futuro e hanno sottolineato come la condivisione delle conoscenze e gli investimenti in ricerca e innovazione siano fondamentali in questo processo evolutivo.Per maggiori informazioni:Sito web della conferenza Climate Change Leadership 2019La conferenza Climate Change Leadership si è svolta a "Alfândega do Porto"
21 Feb 2019
L'OIV ha accolto 21 studenti dell'università Hochschule Geisenheim. Un incontro estremamente positivo, nel quale le domande degli studenti si sono concentrate sulle modalità operative dell'OIV e sugli obiettivi del nuovo direttore generale per il suo mandato quinquennale.In tal senso, Pau Roca ha in parte svelato cosa è possibile aspettarsi dal prossimo Piano strategico 2020-2024 dell'OIV, indicando tre principali linee strategiche: sostenibilità, digitalizzazione e miglioramento dei servizi offerti dall'OIV agli Stati membri. In effetti, la digitalizzazione è un elemento centrale tra gli interessi del nuovo direttore generale, che vuole anticipare i cambiamenti e le ripercussioni di tecnologie quali la blockchain nel settore vitivinicolo.L'OIV ha accolto 21 studenti dell'università Hochschule GeisenheimLa promozione di un consumo moderato di vino e la sua autenticità come prodotto sono altri degli aspetti evidenziati da Pau Roca. "All'interno di un ecosistema è imperativo preservare la biodiversità. Lo stesso vale per la moltitudine di piccole cantine del settore. La promozione di questa diversità non passa solo attraverso il marketing e il branding. Dobbiamo concentrarci su una comprensione del consumo da un punto di vista culturale".Una delle studentesse chiede a Pau Roca quali siano gli obiettivi del suo mandato quinquennaleCambiamento climatico, una grande preoccupazione Il cambiamento climatico è oggi una delle maggiori fonti di preoccupazione ed è stato ovviamente affrontato durante l'incontro. Pau Roca ha ricordato che l'impianto di viti si basa su un approccio nettamente umano: "le varietà sono state create dall'uomo". Pertanto, "il settore vitivinicolo è molto sensibile al cambiamento climatico e non ha mai negato la rilevanza di questo problema". A tale riguardo, il direttore generale parteciperà alla cerimonia di apertura della conferenza "Climate Change Leadership - Solutions for the Wine Industry", che si terrà in Portogallo il 6 marzo 2019 e durante la quale approfondirà la questione. Questo evento, patrocinato dall'OIV, fornirà un foro dove gli attori della filiera potranno discutere e condividere esperienze personali e soluzioni pratiche di breve e lungo periodo per mitigare gli impatti di un clima in evoluzione.
14 Feb 2019
L'ambasciatore era accompagnato da Ignacio Morandé, direttore di ProChile in Francia, e da Camille Péron, consigliera di ProChile.Nel corso della riunione i convenuti hanno espresso la loro soddisfazione per la qualità delle relazioni con il Cile, membro dell'OIV dal 1952 e primo paese dell'emisfero australe a aderire dell'Organizzazione. Durante l'incontro, l'ambasciatore del Cile ha sottolineato l'importanza del settore vitivinicolo per il suo paese, il forte radicamento culturale e l'immagine positiva del vino in Cile. Con una produzione di 12,9 Mio hL nel 2018, il Cile è il settimo maggior produttore del mondo. È stata inoltre evidenziata l'importanza della produzione dell'uva da tavola, di cui il Cile è storicamente il maggior esportatore mondiale.S. E. Juan Salazar Sparks con il direttore generale dell'OIVS. E. Juan Salazar Sparks e ProChile hanno posto l'accento sui grandi progressi registrati dal commercio internazionale del vino cileno, sia in termini di qualità che di prezzo, e sul lavoro svolto negli ultimi anni nell'utilizzo delle varietà autoctone del Cile.Rafforzamento e trasferimento delle conoscenze tecniche del Cile a beneficio di altri Stati membriIn questo contesto, si è discusso anche di come promuovere i rapporti con l'Organizzazione e del rafforzamento e del trasferimento delle conoscenze tecniche del Cile a beneficio di altri Stati membri, attraverso la partecipazione di un maggior numero di esperti cileni nelle varie commissioni, sottocommissioni e gruppi di esperti dell'OIV. Pau Roca ha espresso il suo apprezzamento per l'organizzazione del 43º Congresso mondiale dell'OIV, che si terrà in Cile dal 22 al 27 novembre 2020. Questo evento sarà l'occasione per mostrare i progressi del settore vitivinicolo cileno, che ha ospitato per l'ultima volta un congresso dell'OIV nel 1986.
28 Gen 2019
L'OIV ha ricevuto le rappresentanti del progetto World Wine Women, un progetto di giro dei vigneti del mondo al femminile, mirato innanzitutto ad apprendere sul campo e a scoprire il ruolo delle donne in questo settore tradizionalmente maschile. Alexandra Dubar, Alice Bergeras, Atalante Ramé e Louise Douvry sono partite con l'idea di lavorare nelle vigne e nelle cantine fianco a fianco dei vignaioli per acquisire esperienze concrete e quotidiane dei metodi di lavoro locali. I paesi che compongono l'itinerario sono, in ordine di visita: Sud Africa, Argentina, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Cina e Stati Uniti d'America. Se il loro obiettivo è interrogarsi sull'immagine, sul ruolo e sul posto della donna nel settore vitivinicolo, queste studentesse di Economia e commercio puntano anche a scoprire e analizzare le diverse sfaccettature delle nuove sfide del settore. E ciò in un contesto nel quale l'offerta è in piena evoluzione con l'emergere di nuovi paesi produttori e di nuovi modelli di consumo e nel quale l'impatto del cambiamento climatico sui metodi di produzione non è mai stati così forte.Questo progetto si inserisce nel desiderio dell'OIV di valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del vino. "Sono fiera di poter essere la portavoce dell'OIV per la valorizzazione della presenza femminile in questo settore", ha ricordato Regina Vanderlinde, presidente dell'Organizzazione, in occasione degli auguri di inizio anno espressi recentemente presso la sede dell'OIV.Atalante Ramé, Regina Vanderlinde e Alice Bergeras Per saperne di piùScoprire e sostenere il progetto: World Wine Women
24 Gen 2019
Maggiori informazioni: jurydesprix@oiv.intNon si accettano riviste e documenti pubblicitari o commerciali.Un'opera, premiata o no, non sarà presentato alla giuria una seconda volta.2 moduli di registrazione : pagina OIV o jurydesprix@oiv.int
- Carta da stampa libri con .PDF / Kindle nelle 11 categori.
- Strumento digitale interattivo per le categorie : 1-Viticoltura, 2-Enologia, 3-Economia e Diritto vitivinicoli, 4-Storia, Letteratura e Belle Arti, 5-Vino e Salute, 11-Vitivinicoltura sostenibile.
17 Gen 2019
La presidente e il direttore generale hanno partecipato alle riunioni di lavoro per l'avvio delle prime fasi logistiche e hanno visitato il Centro internazionale di conferenze di Ginevra (CICG), che accoglierà gli esperti e i delegati che parteciperanno al 42º Congresso dell'OIV. I dirigenti dell'OIV sono stati accolti dal Comitato organizzativo svizzero, guidato dalla presidente Simone de Montmollin, dal vicepresidente Dominique Maigre, dal presidente del Comitato scientifico François Murisier e dal capo della delegazione svizzera presso l'OIV Pierre Schauenberg.Da sinistra a destra: François Murisier, Pierre Schauenberg, Simone de Montmollin, Pau Roca, Regina Vanderlinde e Yann JubanPreservare e innovare: aspettative ambientali, economiche e socialiIl prossimo Congresso dell'OIV affronterà le questioni relative alla sostenibilità con il titolo: "Preservare e innovare: aspettative ambientali, economiche e sociali". I contributi scientifici potranno essere presentati online attraverso la piattaforma dedicata del Congresso. La scadenza del termine per l'invio degli abstract è il 3 marzo 2019.Le iscrizioni al Congresso sono già aperte sul sito ufficiale del 42º Congresso mondiale della vigna e del vino. Un'occasione eccezionale per i partecipanti al CongressoLa sera di venerdì 19 luglio 2019 si svolgerà la Fête des Vignerons: una celebrazione delle centenarie tradizioni vitivinicole di un'intera regione con uno spettacolo organizzato dalla Confrérie des Vignerons. Un evento unico al mondo che si tiene una volta ogni generazione a Vevey, una cittadina sita nel cuore dei vigneti di Lavaux, nel Canton Vaud, iscritta nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.Iscrivendosi al Congresso si avrà diritto a uno sconto tra il 40 e il 50% sul biglietto d'ingresso a questo spettacolo serale. Dato il numero limitato di posti a sedere, si raccomanda di iscriversi qui il prima possibile per non perdere questa occasione.Il biglietto comprende il trasporto A/R tra Ginevra e Vevey.
15 Gen 2019
Questa cerimonia, che ha coinciso con l'assunzione del suo incarico, rappresenta "una nuova fase" nella quale Pau Roca afferma di sentirsi "responsabile di tutta la squadra e di ciascuno dei paesi dell'OIV". Nel suo discorso il DG ha sottolineato il ruolo delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione che, a suo avviso, "ci fanno avanzare a un'accelerazione costante". Ha inoltre affermato che "né il settore vinicolo né l'Organizzazione stessa possono assistere a questi fenomeni senza lasciarsi coinvolgere profondamente e integrare queste innovazioni e questi nuovi strumenti". Secondo il direttore generale dell'OIV "l'universalizzazione dell'impiego di queste tecnologie modificherà radicalmente l'economia e i rapporti giuridici. Nuove forme di crittografia, di conservazione e di trasmissione delle informazioni, di convalida dell'autorità e di protezione e diffusione dei database e dei metadati modificheranno in modo considerevole il nostro ambiente". Pau Roca afferma di sentirsi "responsabile di tutta la squadra e di ciascuno dei paesi dell'OIV"Il Piano strategico dell'OIVCon oltre 100 milioni di ettolitri di vino esportati, per un valore di oltre 30 miliardi di euro, la quota degli scambi transfrontalieri rispetto alla produzione rappresenta un successo del settore vitivinicolo. In tal senso, Pau Roca ha ricordato la missione dell'OIV per il rafforzamento e il mantenimento dell'equilibrio tra i mercati dei consumatori e dei produttori. A questo fine, l'Organizzazione dovrà vigilare affinché "la regolamentazione non diventi mai un pretesto per innalzare barriere o generare conflitti, ma che, al contrario, sia al servizio dei consumatori e degli interessi dei produttori, in una catena di valore equilibrata e condivisa, volta a conservare il pluralismo e la maggior diversità possibile." Il prossimo piano quinquennale dell'OIV dovrà rispondere alle sfide del settore. Il 2019 sarà l'anno dell'elaborazione del prossimo Piano strategico dell'Organizzazione. Pau Roca desidera proporre agli Stati membri dell'OIV una strategia centrata su alcune linee prioritarie, quali:
- contribuire agli sforzi di orientamento per garantire la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale del nostro settore,
- essere pronti a adeguarsi alla digitalizzazione del settore e dei relativi sistemi di informazione con sufficiente rapidità, identificando tutti i processi che potrebbero essere interessati da un'evoluzione,
- proporre un servizio agli Stati membri dell'OIV per assicurare lo sviluppo economico della produzione e del commercio suggerendo buone pratiche normative e amministrative.
13 Gen 2019
Pau Roca è stato delegato della Spagna presso l'OIV dal 1992 e presidente del Gruppo di esperti "Diritto e informazione del consumatore" (DROCON) dal 2010 al 2016, è stato inoltre vicepresidente del Gruppo di esperti "Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico" dal 2016 al 2018. Pau Roca parla correntemente il francese e l'inglese e possiede una specifica e profonda conoscenza del settore vitivinicolo mondiale, nonché l'esperienza acquisita alla guida della Federazione spagnola del vino (FEV), che ha diretto per oltre venti anni. Il nuovo direttore generale ha inoltre avuto una carriera professionale diversificata, che è iniziata con la ricerca scientifica oceanografica ed è passata anche dal settore oleicolo. Per consultare il CV completo di Pau RocaInsieme alla presidente dell'Organizzazione, Regina Vanderlinde, il nuovo direttore generale dell'OIV ha già previsto un incontro con il Comitato organizzativo del 42° Congresso mondiale della vigna e del vino e una visita della sede di tale evento in Svizzera. Questa settimana sarà inoltre l'occasione per porgere gli auguri dell'OIV ai rappresentanti del corpo diplomatico, delle amministrazioni e dei professionisti del settore vitivinicolo. Pau Roca, eletto in occasione della 16ª Assemblea generale dell'OIV, tenutasi a Punta del Este (Uruguay) il 23 novembre 2018, ha assunto le sue funzioni di direttore generale dell'Organizzazione per un mandato di cinque anni