Area Stampa

Area stampa

27 Apr 2016

Il seminario, organizzato dalla facoltà di Enologia della Northwest A&F University, presieduta dai professori Li Hua e Hua Wang, ha visto la presenza di centinaia di partecipanti, tra esperti, accademici, professionisti del settore vitivinicolo e studenti.La facoltà di Enologia di Yangling è una delle più importanti e prestigiose della Cina. Ogni anno forma circa 500 esperti in viticoltura ed enologia a diversi livelli.Oltre alle relazioni tecniche sulle attività vitivinicole, i lavori hanno anche previsto diverse presentazioni sulla congiuntura e le prospettive del settore nelle principali regioni viticole cinesi.Presente per l'occasione, il direttore generale dell'OIV ha fatto una sintesi delle tendenze generali della viticoltura mondiale, evidenziando le sfide principali per il futuro e il ruolo dell'OIV in tale contesto.La Cina ha ribadito le proprie ambizioni nel settore vitivinicolo. Con il secondo vigneto del mondo per due anni consecutivi (830.000 ettari destinati alla produzione di uva da tavola e uva da vino), dopo la Spagna e davanti alla Francia, la Cina è l'8º produttore mondiale di vino, con 11 milioni di ettolitri nel 2015. Dopo due anni di stagnazione, il consumo 2015 ha fatto segnare una ripresa, portando la Cina al 5º posto della classifica dei paesi consumatori.Jean-Marie Aurand ha prolungato la sua permanenza nel paese asiatico per diversi incontri con le autorità cinesi e i rappresentanti dell'Associazione cinese delle bevande alcoliche (China Alcoholic Drinks Association) mirati al rafforzamento dei legami tra Cina e OIV, in prospettiva di una futura adesione.

18 Apr 2016

La dimensione del vigneto mondiale raggiunge nel 2015 i 7543 mha; la superficie viticola cinese continua a crescere (+34 mha), confermando il secondo posto a livello mondiale.La produzione mondiale di vino è aumentata del 2,2% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 274,4 Mio hl nel 2015.A partire dalla crisi economica del 2008, il consumo mondiale di vino si stabilizza ed è stimato in 240 Mio hl nel 2015.Il commercio mondiale di vino continua a crescere in volume, ma soprattutto in valore: 104,3 Mio hl (+1,8%), 28,3 Mrd EUR (+10,6%).Comunicato stampaNota de congiuntura vitivinicola mondialePresentazione PPT [FR]

04 Apr 2016

Sebbene la ricchezza della documentazione scientifica, tecnica ed economica dell'OIV sia stata più volte riconosciuta dagli esperti e dagli utenti del sito www.oiv.int, la sua presentazione un po' démodé e il gran numero delle voci tra cui navigare rendevano talvolta difficile l'individuazione delle informazioni desiderate.Si è quindi scelto di privilegiare 5 sezioni principali che consentono di accedere alle informazioni sull'OIV, alle notizie del settore, agli eventi in agenda, alle norme e ai documenti tecnici e ai database e statistiche.Ognuna di esse è poi organizzata in modo che le categorie in cui sono suddivise le informazioni siano subito visibili, presentando chiaramente all'utente il ventaglio di scelta che gli viene offerto.In linea con gli sforzi volti all’aumento della comunicazione realizzati attraverso Facebook e Twitter, il nuovo sito dà maggiore visibilità alle notizie e agli eventi del settore, consentendo anche di ritrovare le notizie quotidiane dell'OIV attraverso un'area stampa dedicata.Va da sé che il complesso delle risoluzioni adottate dall'Organizzazione continua a essere accessibile, così come lo sono l'insieme dei codici, delle linee guida e degli altri documenti di competenza collettiva da approfondire.Infine, nuovi strumenti consentiranno di approfittare della ricchezza delle informazioni contenute nei database sulle indicazioni geografiche, le varietà di vite, i corsi di formazione e, ovviamente, le statistiche vitivinicole internazionali.Lo spazio IntraOIV, riservato ai delegati e agli esperti nominati dagli Stati membri e dagli osservatori, è rimasto identico.Buona navigazione!

30 Mar 2016

Jean-Marie Aurand, la cui prima visita come rappresentante dell'OIV è stata per l'appunto in Moldova nel 2014, ha preso atto delle recenti trasformazioni dell'industria vitivinicola nazionale, che ha posto in essere un piano di ristrutturazione e modernizzazione della sua antica e rinomata filiera. Vitalie Zaharia, direttore dell'Organizzazione per l’attrazione degli investimenti e la promozione delle esportazioni dalla Moldova (MIEPO), ha ricordato i progressi del settore vitivinicolo, che esporta quasi il 90% della produzione e che necessita ancora di sostegno per incentivare enoturismo, il trasferimento tecnologico e il marketing strategico. Il direttore generale dell'OIV ha sottolineato l'importanza di promuovere la partecipazione attiva dei delegati moldovi ai lavori dell'OIV, affinché, nell'ambito della riforma del settore, sia possibile appoggiarsi alla rete scientifica dell'Organizzazione. Sono stati menzionati inoltre anche altri progetti, tra cui la preparazione di una giornata tecnica a Chisinau per i professionisti moldovi e l'organizzazione del Congresso mondiale della vigna e del vino e dell'Assemblea generale dell'OIV in Moldova dopo il 2018.Ricordando il successo dell'evento del 2011, organizzato da Lilian Moraru, divenuto poi ambasciatore della Moldova in Francia, Aurand ha menzionato la possibilità di accogliere nei saloni dell'OIV una presentazione di vini moldovi.

24 Mar 2016

Il CNIFFI è l’organismo pubblico incaricato dell'elaborazione delle norme tecniche per le bevande fermentate.Il dott. Ruf, che aveva già incontrato alcuni rappresentanti di questo organismo nel settembre del 2012, ha presentato le missioni e le attività dell'OIV nell'ambito delle pratiche enologiche e dei metodi di analisi alla delegazione del CNIFFI, con a capo il direttore, dott. Deliang Wang.Il dibattito ha riguardato in particolar modo le attività dell'OIV e l'impatto delle sue norme sulla vitivinicoltura mondiale, specialmente per quanto concerne i metodi di analisi. I membri del CNIFFI hanno enfatizzato l'importanza delle norme dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, e hanno ricordato l'impegno profuso dal loro Istituto, insieme al Centro tecnologico di ispezione e quarantena (IQTC) della regione del Guangdong, per la traduzione in cinese della Raccolta dei metodi di analisi dell'OIV. Questi hanno inoltre indicato che, recentemente, i metodi di analisi dell'OIV relativi alla determinazione del rapporto isotopico del carbonio e dell'ossigeno, sono stato ripresi dalle norme analitiche cinesi.Infine, i rappresentanti del CNIFFI hanno sottolineato l'importanza del lavoro dell'OIV e il loro interesse nella prosecuzione degli scambi di informazioni tra le due istituzioni.

23 Mar 2016

La competizione di quest’anno, patrocinata dall’OIV, ha visto la partecipazione di ben 1854 vini (il 20% in più rispetto al 2015) provenienti da 21 paesi diversi.Il direttore generale dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, si è complimentato per questo nuovo successo.I vini vengono valutati e selezionati da una giuria indipendente e di grande esperienza secondo le norme internazionali stabilite dall'OIV, che ne garantiscono la serietà e la trasparenza.Al pari degli altri concorsi internazionali di vini patrocinati dall'OIV, anche il Bacchus contribuisce alla conoscenza dei vini del mondo e della loro diversità. Consente inoltre ai produttori di misurarsi con un’economia mondiale sempre più globalizzata e, più in generale, partecipa alla promozione dell'immagine e della cultura del vino.

18 Mar 2016

Per partecipare a questa conferenza stampa i giornalisti sono pregati di inviare un’email con il loro nome e i dati professionali per l’accreditamento a press@oiv.intData: lunedi 18 aprile 2016 Ora: 11:00Luogo: Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), rue d’Aguesseau, 18 Parigi 75008. Metro Madeleine o Concorde [vedi sulla mappa]

17 Mar 2016

La presidente dell'OIV, dott.ssa Monika Christmann, ha guidato in questa riunione la delegazione dell'Organizzazione, che includeva anche il coordinatore scientifico dell’OIV, dott. Jean-Claude Ruf.Tra i diversi punti all'ordine del giorno, uno in particolare ha interessato le disposizioni relative agli additivi alimentari della categoria di alimenti 14.2.3 (Vini di uva) e sottocategorie.Il vino di uva figura nell'allegato 3, pertanto gli additivi il cui uso è ammesso nella categoria “vini di uva” e nelle sue sottocategorie devono essere valutati caso per caso.Nel 2015, il Comitato ha deciso di istituire un gruppo di lavoro telematico per studiare le ragioni che dividono i membri favorevoli a catalogare gli additivi in base a limiti massimi numerici da quelli che propendono per le buone pratiche di fabbricazione (BPF), al fine di proporre un approccio comune. Sono stati identificati quattro questioni che suscitano preoccupazione rispetto all'uso degli additivi nei vini: identità del vino, stabilità del vino, applicabilità mondiale dei limiti e innovazione nel settore vinicolo. Con l’obiettivo di giungere a un accordo, è stato proposto un approccio comune per stabilire il limite per gli additivi nei vini come BPF rimettendo ad organismi di competenza internazionalmente riconosciuta la descrizione delle BPF relative a tali additivi. Ciò nonostante, sebbene un gran numero di membri abbia suggerito di indicare l'OIV come riferimento, non è stato raggiunto alcun accordo.In seguito a lunghi dibattiti e in mancanza di un accordo, il Comitato ha approvato la raccomandazione di istituire un gruppo di lavoro telematico, co-presieduto da Unione europea e Australia, al fine di elaborare un documento di discussione per la prossima riunione che raccolga le diverse raccomandazioni e le analisi relative a possibili emendamenti della Norma generale per gli additivi alimentari del Codex per i vini di uva.Parallelamente a tali dibattiti, la presidente dell'OIV ha avuto l’opportunità di stabilire contatti con i rappresentanti di numerose delegazioni e con quelli della FAO e del JECFA, nonché con la Segreteria del Codex Alimentarius.[EN] OIV Comments on grape wine issue - CRD 19[EN] OIV Statement in session - CRD 34

14 Mar 2016

Nel corso di questa trasferta egregiamente organizzata dal ministero degli Affari esteri indiano, Jean-Marie Aurand ha incontrato a Delhi i responsabili dei diversi dipartimenti ministeriali e delle istituzioni competenti: ministero degli Affari esteri, ministero dell'Agricoltura, ministero dell’Industria agroalimentare e ministero del Commercio.Il direttore generale ha presentato le varie attività dell'OIV e ha augurato un rafforzamento della partecipazione degli esperti indiani ai lavori dell'Organizzazione.Tale augurio è risultato essere ampiamente condiviso dai diversi interlocutori in un momento in cui l'India non nasconde le sue ambizioni di sviluppo del settore vitivinicolo, non solo per quanto riguarda la produzione di uva da tavola e uva passa, ma anche per il vino.Durante un incontro con il presidente dell'Autorità per la normazione e la sicurezza degli alimenti, Jean-Marie Aurand ha sottolineato l'importanza data all'armonizzazione internazionale delle norme e delle pratiche enologiche al fine di migliorare le condizioni di produzione e di commercializzazione del vino. L'azione dell'OIV è centrale per questi obiettivi e si esprime in particolare con il Codice internazionale delle pratiche enologiche, sul quale sono basate numerose normative nazionali e internazionali.Ai contatti di Delhi è seguito un incontro con il direttore del Centro nazionale per la ricerca sull'uva, a Pune, una riunione con i rappresentanti dell'Associazione indiana dei produttori di vino e una visita a Nashik dei vigneti del gruppo Sula, la più grande azienda del settore vitivinicolo nazionale.Il vigneto indiano copre 120.000 ha, il cui 90% è dedicato alla produzione di uva da tavola e uva passa. Il paese sub-continentale è tra i cinque maggiori produttori mondiali di uva da tavola, che viene principalmente esportata verso i mercati occidentali e del Medio Oriente. Questa produzione, che arriva durante l'inverno australe, è particolarmente apprezzata.La produzione di vino è in costante sviluppo, spinta da una crescita dei consumi: nel 2014 si è attestata a 175.000 hl, raddoppiando negli ultimi 10 anni. Il consumo invece si è decuplicato, mostrando una forte crescita (dai 19.000 hl nel 2007 ai 190.000 hl nel 2014).

04 Mar 2016

Dopo aver ricordato le recenti trasformazioni della viticoltura bulgara ed aver sottolineato la posizione geograficamente strategica del proprio paese, Taneva ha assicurato ad Aurand il sostegno del Ministero e dell'Agenzia nazionale della vite e del vino per l'organizzazione del Congresso e dell'Assemblea generale dell'OIV.Il direttore generale dell'OIV ha ringraziato il ministro per l'offerta e ha annunciato che sarà sottoposta alla decisione del Comitato esecutivo il prossimo 16 aprile.

Newsletter

Consultare la nostra ultima newsletter

Inscrivetevi allá nostra newsletter

Contatto media