Pau Roca è stato delegato della Spagna presso l'OIV dal 1992 e presidente del Gruppo di esperti "Diritto e informazione del consumatore" (DROCON) dal 2010 al 2016, è stato inoltre vicepresidente del Gruppo di esperti "Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico" dal 2016 al 2018.
Pau Roca parla correntemente il francese e l'inglese e possiede una specifica e profonda conoscenza del settore vitivinicolo mondiale, nonché l'esperienza acquisita alla guida della Federazione spagnola del vino (FEV), che ha diretto per oltre venti anni.
Il nuovo direttore generale ha inoltre avuto una carriera professionale diversificata, che è iniziata con la ricerca scientifica oceanografica ed è passata anche dal settore oleicolo. Per consultare il CV completo di Pau Roca
Insieme alla presidente dell'Organizzazione, Regina Vanderlinde, il nuovo direttore generale dell'OIV ha già previsto un incontro con il Comitato organizzativo del 42° Congresso mondiale della vigna e del vino e una visita della sede di tale evento in Svizzera. Questa settimana sarà inoltre l'occasione per porgere gli auguri dell'OIV ai rappresentanti del corpo diplomatico, delle amministrazioni e dei professionisti del settore vitivinicolo.
Questa cerimonia, che ha coinciso con l'assunzione del suo incarico, rappresenta "una nuova fase" nella quale Pau Roca afferma di sentirsi "responsabile di tutta la squadra e di ciascuno dei paesi dell'OIV".
Nel suo discorso il DG ha sottolineato il ruolo delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione che, a suo avviso, "ci fanno avanzare a un'accelerazione costante". Ha inoltre affermato che "né il settore vinicolo né l'Organizzazione stessa possono assistere a questi fenomeni senza lasciarsi coinvolgere profondamente e integrare queste innovazioni e questi nuovi strumenti". Secondo il direttore generale dell'OIV "l'universalizzazione dell'impiego di queste tecnologie modificherà radicalmente l'economia e i rapporti giuridici. Nuove forme di crittografia, di conservazione e di trasmissione delle informazioni, di convalida dell'autorità e di protezione e diffusione dei database e dei metadati modificheranno in modo considerevole il nostro ambiente".
Il Piano strategico dell'OIV
Con oltre 100 milioni di ettolitri di vino esportati, per un valore di oltre 30 miliardi di euro, la quota degli scambi transfrontalieri rispetto alla produzione rappresenta un successo del settore vitivinicolo. In tal senso, Pau Roca ha ricordato la missione dell'OIV per il rafforzamento e il mantenimento dell'equilibrio tra i mercati dei consumatori e dei produttori. A questo fine, l'Organizzazione dovrà vigilare affinché "la regolamentazione non diventi mai un pretesto per innalzare barriere o generare conflitti, ma che, al contrario, sia al servizio dei consumatori e degli interessi dei produttori, in una catena di valore equilibrata e condivisa, volta a conservare il pluralismo e la maggior diversità possibile."
Il prossimo piano quinquennale dell'OIV dovrà rispondere alle sfide del settore. Il 2019 sarà l'anno dell'elaborazione del prossimo Piano strategico dell'Organizzazione. Pau Roca desidera proporre agli Stati membri dell'OIV una strategia centrata su alcune linee prioritarie, quali:
- contribuire agli sforzi di orientamento per garantire la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale del nostro settore,
- essere pronti a adeguarsi alla digitalizzazione del settore e dei relativi sistemi di informazione con sufficiente rapidità, identificando tutti i processi che potrebbero essere interessati da un'evoluzione,
- proporre un servizio agli Stati membri dell'OIV per assicurare lo sviluppo economico della produzione e del commercio suggerendo buone pratiche normative e amministrative.
Infine, il direttore generale dell'OIV ha invitato tutti i governi a comporre le proprie delegazioni con numerose personalità di rilievo per partecipare alle riunioni dei gruppi di esperti delle prossime riunioni di aprile e per contribuire attivamente a questa condivisione di competenze collettive che costituisce le fondamenta dell'OIV.
Il ruolo delle donne nel settore vitivinicolo
Anche la presidente dell’OIV, Regina Vanderlinde, si è augurata che il 2019 porti un avanzamento dei dossier attualmente allo studio degli esperti dell'OIV e si è rallegrata del fatto che la presidenza dell'OIV sia stata affidata per la terza volta consecutiva a una donna: "Ritengo che la mia posizione mi imponga di rappresentare le donne in un settore altrimenti prevalentemente maschile. Durante il passato Congresso dell'OIV, tenutosi in Uruguay, ho ricevuto numerose parole di ringraziamento e di apprezzamento da parte di giovani studentesse e donne del settore" e ha aggiunto, "sono fiera di poter essere la portavoce dell'OIV per la valorizzazione della presenza femminile in questo settore".
42º Congresso mondiale della vigna e del vino
Il 2019 vedrà inoltre il Congresso mondiale della vigna e del vino e l'Assemblea generale dell'OIV svolgersi in Svizzera, a Ginevra, dal 15 al 19 luglio 2019. Preservare e innovare saranno le parole chiave del prossimo Congresso, un'occasione annuale di incontro di esperti di livello mondiale della viticoltura che si concluderà con un evento unico, che si tiene ogni 20 anni ed è iscritto nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco: la Fête des Vignerons di Vevey.
Maggiori informazioni: jurydesprix@oiv.int
Non si accettano riviste e documenti pubblicitari o commerciali.
Un'opera, premiata o no, non sarà presentato alla giuria una seconda volta.
2 moduli di registrazione : pagina OIV o jurydesprix@oiv.int
- Carta da stampa libri con .PDF / Kindle nelle 11 categori.
- Strumento digitale interattivo per le categorie : 1-Viticoltura, 2-Enologia, 3-Economia e Diritto vitivinicoli, 4-Storia, Letteratura e Belle Arti, 5-Vino e Salute, 11-Vitivinicoltura sostenibile.
La presidente e il direttore generale hanno partecipato alle riunioni di lavoro per l'avvio delle prime fasi logistiche e hanno visitato il Centro internazionale di conferenze di Ginevra (CICG), che accoglierà gli esperti e i delegati che parteciperanno al 42º Congresso dell'OIV. I dirigenti dell'OIV sono stati accolti dal Comitato organizzativo svizzero, guidato dalla presidente Simone de Montmollin, dal vicepresidente Dominique Maigre, dal presidente del Comitato scientifico François Murisier e dal capo della delegazione svizzera presso l'OIV Pierre Schauenberg.
Preservare e innovare: aspettative ambientali, economiche e sociali
Il prossimo Congresso dell'OIV affronterà le questioni relative alla sostenibilità con il titolo: "Preservare e innovare: aspettative ambientali, economiche e sociali". I contributi scientifici potranno essere presentati online attraverso la piattaforma dedicata del Congresso. La scadenza del termine per l'invio degli abstract è il 3 marzo 2019.
Le iscrizioni al Congresso sono già aperte sul sito ufficiale del 42º Congresso mondiale della vigna e del vino.
Un'occasione eccezionale per i partecipanti al Congresso
La sera di venerdì 19 luglio 2019 si svolgerà la Fête des Vignerons: una celebrazione delle centenarie tradizioni vitivinicole di un'intera regione con uno spettacolo organizzato dalla Confrérie des Vignerons. Un evento unico al mondo che si tiene una volta ogni generazione a Vevey, una cittadina sita nel cuore dei vigneti di Lavaux, nel Canton Vaud, iscritta nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.
Iscrivendosi al Congresso si avrà diritto a uno sconto tra il 40 e il 50% sul biglietto d'ingresso a questo spettacolo serale. Dato il numero limitato di posti a sedere, si raccomanda di iscriversi qui il prima possibile per non perdere questa occasione.
Il biglietto comprende il trasporto A/R tra Ginevra e Vevey.
L'OIV ha ricevuto le rappresentanti del progetto World Wine Women, un progetto di giro dei vigneti del mondo al femminile, mirato innanzitutto ad apprendere sul campo e a scoprire il ruolo delle donne in questo settore tradizionalmente maschile.
Alexandra Dubar, Alice Bergeras, Atalante Ramé e Louise Douvry sono partite con l'idea di lavorare nelle vigne e nelle cantine fianco a fianco dei vignaioli per acquisire esperienze concrete e quotidiane dei metodi di lavoro locali. I paesi che compongono l'itinerario sono, in ordine di visita: Sud Africa, Argentina, Cile, Nuova Zelanda, Australia, Cina e Stati Uniti d'America.
Se il loro obiettivo è interrogarsi sull'immagine, sul ruolo e sul posto della donna nel settore vitivinicolo, queste studentesse di Economia e commercio puntano anche a scoprire e analizzare le diverse sfaccettature delle nuove sfide del settore. E ciò in un contesto nel quale l'offerta è in piena evoluzione con l'emergere di nuovi paesi produttori e di nuovi modelli di consumo e nel quale l'impatto del cambiamento climatico sui metodi di produzione non è mai stati così forte.
Questo progetto si inserisce nel desiderio dell'OIV di valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del vino. "Sono fiera di poter essere la portavoce dell'OIV per la valorizzazione della presenza femminile in questo settore", ha ricordato Regina Vanderlinde, presidente dell'Organizzazione, in occasione degli auguri di inizio anno espressi recentemente presso la sede dell'OIV.