
Organizzato dalla Facoltà di enologia della Northwest A&F University con il supporto dell'Associazione cinese delle bevande alcoliche (CADA, China Alcoholic Drinks Association), dell'Istituto nazionale cinese per la ricerca sulle industrie alimentare e dei prodotti fermentati (Chinese National Research Institute of Food and Fermentation Industries), nonché delle autorità locali, questo seminario ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti tra produttori, rappresentanti del settore, universitari ed esperti.
Numerosi relatori, cinesi e non, hanno fatto le proprie presentazioni nel corso dei diversi workshop incentrati sui temi seguenti: tecniche viticole, vino e terroir, costruzione dalle marche di vino, vino e internet.
Questo simposio patrocinato dall'OIV ha offerto l'occasione a Jean-Marie Aurand per presentare l'OIV e le sue missioni e per delineare il panorama della congiuntura mondiale del settore vitivinicolo, evidenziando le grandi sfide per il futuro.

Il direttore generale dell'OIV ha inoltre espresso il suo auspicio di una piena adesione della Cina all'OIV, in un momento in cui la viticoltura cinese sta conoscendo uno sviluppo senza precedenti, sia in termini di produzione di uva da tavola (1º produttore mondiale) che di produzione e consumo di vino (8º e 5º per produzione e consumo mondiali).

Infine, una parte del simposio è stata dedicata a un forum sulla trasposizione al settore vinicolo dell'iniziativa intrapresa a proposito della nuova via della seta.

Organizzato dal Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana (CERVIM), con il sostegno del governo delle Isole Canarie e il patrocinio dell'OIV, questo congresso sul tema "La viticoltura eroica: dall'uva al vino attraverso la sostenibilità e la qualità" ha visto la partecipazione dei rappresentanti di una quindicina di paesi diversi.

Durante le quattro le sessioni tecniche:
- meccanizzazione e viticoltura di precisione nei vigneti in forte pendenza,
- esempi di viticoltura eroica, loro sostenibilità ed elementi identitari dei paesaggi,
- pratiche enologiche per la valorizzazione della viticoltura eroica,
- la biodiversità quale fattore di valorizzazione della viticoltura eroica,
si sono tenute una ventina di presentazioni orali e sono stati esposti circa trenta poster.
Il ruolo eminente nell'ordinamento del territorio
Nel corso di una tavola rotonda dedicata alle prospettive della viticoltura di montagna e in forte pendenza, il direttore generale dell'OIV ha sottolineato il ruolo fondamentale di questa viticoltura in termini di ordinamento del territorio. Queste vigne, infatti, non solo sostengono l'attività economica in regioni difficili, ma modellano anche i paesaggi in maniera eccezionale.

La "viticoltura eroica" ha saputo trasformare i suoi limiti (pendenza, clima, ecc.) in punti di forza grazie alla valorizzazione delle varietà autoctone, che producono vini caratterizzati da grande diversità e forte tipicità.
I vari relatori si sono trovati d'accordo circa la necessità di supportare lo sviluppo di questo tipo di viticoltura mediante politiche pubbliche mirate.
CERVIM: la tutela e la promozione su scala internazionale della viticoltura di montagna
Jean-Marie Aurand si è congratulato per il ruolo del CERVIM nella tutela e nella promozione su scala internazionale della viticoltura di montagna, in forte pendenza e delle piccole isole. In tal senso, ha esaltato l'impegno del presidente Roberto Gaudio, in qualità di portavoce al servizio della tutela e dello sviluppo della viticoltura di montagna e in forte pendenza.
Alla conclusione del congresso sono state organizzate diverse visite tecniche alla scoperta dei vigneti dell'isola di Tenerife, che conta non meno di 5 denominazioni di origine protetta distribuite su oltre 8.000 ettari.

Il CERVIM è un'organizzazione internazionale che si occupa specificamente della promozione e della salvaguardia della viticoltura eroica.
Il Comitato tecnico scientifico del Centro ha definito i criteri che caratterizzano la viticoltura che rappresenta:
•pendenza del terreno superiore al 30%,
•altitudine superiore ai 500 metri sul livello del mare,
•sistemi viticoli su terrazze e gradoni,
•viticoltura delle piccole isole.
Il Centro, che ha sede in Valle d'Aosta (Italia), opera da sempre a sostegno della viticoltura montana, in forte pendenza e delle piccole isole. Le sue finalità vengono perseguite organizzando congressi e partecipando alle iniziative del settore, sia a livello nazionale che internazionale.

Davanti ai portavoce locali, ai rappresentanti del settore vitivinicolo (tra cui il presidente della Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori ed Importatori di Vini, Vini Spumanti, Aperitivi, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed Affini - FEDERVINI), agli scienziati e agli esperti del settore, Jean-Marie Aurand, dopo aver presentato l'OIV, ha offerto una panoramica della vitivinicoltura mondiale, evidenziandone le tendenze dominanti, per poi passare a descrivere le principali sfide economiche, ambientali, sociali e imprenditoriali del futuro. All'evento hanno partecipato inoltre il professor Luigi Bavaresco, promotore dell'iniziativa, Vittorino Novello, Eugenio Pomarici e il presidente onorario dell'OIV, il professor Mario Fregoni.

Il direttore generale dell'OIV ha avuto l'occasione di visitare la Biblioteca internazionale "La Vigna", una vera istituzione del settore, notevole per il numero di volumi che custodisce (oltre 60.000 opere, di cui 20.000 dedicate alla vitivinicoltura) e per la loro antichità e varietà.
Fondata 50 anni fa, alla fine degli anni '60 da Demetrio Zaccaria, imprenditore di Vicenza che iniziò la collezione per passione, la Biblioteca internazionale "La Vigna" è ormai un istituto di documentazione specializzato, che promuove attività culturali, organizza convegni ed eventi incentrati sull'agricoltura, la viticoltura e la diffusione della cultura contadina.
In occasione di questa visita, il direttore generale dell'OIV e il presidente della biblioteca Mario Bagnara hanno discusso della possibilità di stabilire una collaborazione tra la Biblioteca internazionale "La Vigna" e l'OIV.
Infine, la giornata del 3 maggio è stata dedicata a una visita dei vigneti della provincia di Verona, nel cuore della DOC Valpolicella, durante la quale il direttore generale dell'OIV è stato accolto dal presidente di FEDERVINI, Sandro Boscaini, nella sua azienda del Gruppo Tecnico Masi.


Patrocinato dall'OIV, questo concorso è membro di VINOFED (Federazione mondiale dei grandi concorsi di vini e alcolici).
Si tratta del maggior concorso internazionale di vini dell'America del Nord.
446 produttori di 31 paesi hanno presentato circa 1820 etichette a una sessantina di degustatori provenienti da 15 paesi del mondo.
Il direttore generale dell'OIV, presente all'evento, ha sottolineato il ruolo di questi concorsi nella diffusione delle conoscenze e la promozione dei vini in un mercato sempre più globalizzato.
Con un consumo di vino di quasi 5 milioni di ettolitri l'anno, il Canada è un grande importatore (4,2 milioni di ettolitri nel 2016). Va sottolineato che il commercio di vini nella maggior parte delle province del paese è gestito da società pubbliche (monopoli).

La produzione canadese registra una crescita regolare e nel 2017 ha raggiunto i 600.000 ettolitri.
Jean-Marie Aurand si è inoltre unito all'omaggio reso a Ghislain K-Laflamme, presidente di VINOFED e di Sélections Mondiales des Vins Canada, deceduto nel 2017, ricordandone le qualità professionali messe al servizio del settore vitivinicolo e le caratteristiche della sua forte personalità, riconosciuta e apprezzata da tutti i suoi interlocutori.

L'edizione 2018 dell'Enoforum, evento patrocinato dall'OIV, si è tenuta per la prima volta in Spagna, a Saragozza, dal 31 maggio al 1º giugno 2018.
L'Enoforum è uno dei principali congressi scientifici europei del settore vitivinicolo ed è anche, e soprattutto, un luogo di incontro e di scambio per tutti gli attori della filiera.

Durante questi due giorni sono state presentate oltre 40 relazioni su questioni di grande importanza e interesse generale.
Le lectiones magistrales di questa edizione 2018 hanno consentito di approfondire gli aspetti scientifici di importanti materie, quali:
- la gestione idrica rispetto alla maturazione dell'uva,
- la microssigenazione attiva e passiva dei vini,
- l’influenza della temperatura sull'evoluzione del vino,
- le buone pratiche per il commercio del vino sfuso e in bottiglia.
Altre comunicazioni hanno affrontato una grande varietà di questioni, quali:
- la liberazione dei tioli durante la fermentazione: fattori genetici e nutrizionali,
- la bioprotezione in viticoltura ed enologia,
- la fertilità microbiologica del suolo: dalle conoscenze scientifiche all'applicazione nel vigneto,
- impiego di nuovi trattamenti per la stabilizzazione tartarica,
- modalità di gestione degli aspetti negativi e positivi dei composti solforati nei vini,
- nuove tecniche di vinificazione dei vini rossi,
- riattivazione delle funzionalità di base delle botti di rovere mediante la rigenerazione,
- l'approccio analitico delle cantine e dei laboratori,
- studio sull'impatto delle condizioni fermentative nella produzione di esteri da parte dei lieviti.
Nel corso di questa edizione, il coordinatore scientifico dell'OIV, Jean-Claude Ruf, è intervenuto presentando l'OIV e il suo ruolo strategico rispetto alle nuove pratiche enologiche. Questi ha inoltre ricordato il ruolo dell'OIV nel settore vitivinicolo e le principali questioni in corso di valutazione.