Programma di borse di ricerca dell’ OIV a sostegno delle aree di programma prioritarie – 2020
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Lo scorso mercoledì 2 settembre, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV)* ha avuto il piacere di organizzare una riunione online di benvenuto insieme alla rete Great Wine Capitals Global Network GWC** per celebrare lo status di osservatore presso l’OIV recentemente ottenuto da questa rete.
Nel suo discorso d’apertura, la presidente dell’OIV, Regina Vanderlinde, ha auspicato l’inizio di una relazione fruttuosa tra i due organismi: “In quanto organizzazione intergovernativa di natura tecnico-scientifica, l’OIV fornisce una visione generale della situazione mondiale del settore vitivinicolo. Il suo lavoro è volto a facilitare l’armonizzazione delle pratiche e a supportare lo sviluppo del settore, che sta affrontando, con la sua ampia rete internazionale di esperti, le sfide legate alla digitalizzazione, al cambiamento climatico e all’enoturismo. L’Organizzazione fa affidamento sugli osservatori per individuare gli aspetti più concreti della filiera.
Ogni osservatore contribuisce a fornire all’OIV spunti di riflessione attraverso la natura specifica della propria attività. Gli osservatori rappresentano un contatto diretto con gli attori e i portatori d’interessi del settore, che per l’OIV è fondamentale mantenere”.
Il direttore generale dell’OIV, Pau Roca, e la direttrice generale della rete GWC, Catherine Leparmentier, hanno presentato nel corso della riunione i rispettivi organismi e i vantaggi reciproci che questa collaborazione può produrre.
Tre relatori di GWC e il suo presidente, Jaques Faurens, hanno quindi fornito una presentazione di alcune delle città affiliate alla rete GWC.
Consultare l'incontro qui
L'8 settembre 2020 la Giuria internazionale dell'OIV, composta dall'élite scientifica e tecnica di numerosi Stati membri dell'Organizzazione, ha attribuito 19 Premi dell'OIV e 10 Menzioni Speciali dell'OIV tra le 30 pubblicazioni selezionate, di cui 27 opere e 3 siti web.
Palmarès 2020 qui [FR/EN]
La presidente della Giuria Azélina Jaboulet-Vercherre e il segretario scientifico Richard Pfister hanno ringraziato i numerosi lettori del mondo intero che hanno valutato con imparzialità e professionalità le pubblicazioni presentate.
L'edizione 2020, che celebra i 90 anni dalla creazione dei Premi dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino, è stata particolarmente ricca, con candidature provenienti da 25 paesi e 4 continenti, suddivise tra le 11 categorie di questo Premio di fama internazionalmente riconosciuta nel settore vitivinicolo.
In occasione di questa ricorrenza, la Giuria ha voluto congratularsi e incoraggiare gli editori (imprese e case editrici) di questa edizione, che hanno permesso di valorizzare il lavoro degli autori, dei fotografi e degli illustratori grazie a un'alta qualità editoriale.
È per questo che è stata attribuita il Riconoscimento della Giuria dei Premi dell'OIV a 4 Case Editrici.
Le iscrizioni per l'edizione 2021 sono aperte a partire dal 1º settembre 2020 fino al 28 febbraio 2021.
Le pubblicazioni (libri o siti web del mondo intero, quindi di Stati membri e non membri dell'OIV), sono attese per proseguire la lunga storia dei Premi dell'OIV, il cui scopo è quello di promuovere la diffusione delle conoscenze sulla vite e sul vino presso i professionisti del settore, gli appassionati e persino i neofiti.
Martedì 22 settembre, il direttore generale dell’organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV), Pau Roca, e il segretario generale dell’organizzazione mondiale del turismo (OMT), Zurab Pololikashvili, hanno accolto relatrici del settore enoturistico e partecipanti da tutto il mondo a un webinar congiunto organizzato dalle due organizzazioni.
Tenuto in collaborazione con il Think Tank internazionale di esperti di enoturismo e moderato da Mariëtte du Toit-Helmbold, da Città del Capo, il webinar è stato dedicato al tema della “Innovazione dell’enoturismo nel contesto del Covid-19”.
Relatrici provenienti da Argentina, Cile, Francia, Italia e Spagna hanno condiviso le loro recenti esperienze sulla gestione dell’impatto del Covid-19 sulle rispettive attività enoturistiche. Sono emerse alcune tendenze comuni riguardo alle innovazioni necessarie a ripensare e rimodellare l’enoturismo nelle circostanze attuali. È stata messa in risalto l’importanza dei mercati locali, delle nuove collaborazioni, delle esperienze all’aperto e della trasformazione digitale.
Per chi non avesse avuto la possibilità di vederlo in diretta, l’intero webinar è disponibile qui:
Lo scorso 13 ottobre, l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha pubblicato la decisione arbitrale sulla controversia relativa alle sovvenzioni concesse alla Boeing, consentendo all’Unione europea di chiedere all’Organo di conciliazione dell’OMC l’autorizzazione a prendere contromisure nei confronti degli Stati Uniti d’America per un valore che non superi complessivamente i 3.993.212.564 USD annuali.
La decisione del 13 ottobre fa eco all’autorizzazione, concessa dall’OMC agli USA un anno fa, di applicare dazi sui prodotti europei per 7,5 miliardi di dollari americani.
Quello in corso è un conflitto che ha avuto inizio 16 anni fa, relativo ad aiuti di Stato ricevuti dai due giganti dell’aeronautica: Airbus e Boeing. Le parti in causa ritengono che non sia possibile compensare il pregiudizio subito nel corso di tale controversia con misure inerenti unicamente alla costruzione e al commercio di aeromobili. Pertanto, è stato loro concesso di imporre sanzioni su altri prodotti. In tal modo è il vino a ritrovarsi moneta di scambio in un conflitto che, di fatto, non lo riguarda se non marginalmente.
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti d’America lo scorso anno nel quadro della medesima controversia hanno già colpito duramente il settore vinicolo europeo. La decisione del 13 ottobre apre alle due parti diverse soluzioni negoziali. La prima è un’acutizzazione, con nuove misure di ritorsione. Gli USA, in effetti, sono lungi dall’aver raggiunto i 7,5 miliardi di dollari autorizzati lo scorso anno e l’Unione europea ha ora la possibilità di avviare un piano di sanzioni della portata di 4 miliardi di dollari. La seconda via è quella del dialogo e dell’esclusione dei prodotti che non sono direttamente legati al merito del negoziato.
Sebbene questo scontro tra titani riveli l’importanza del vino per alcune economie, l’OIV invita le parti a cogliere questa occasione e a compiere tutti gli sforzi necessari per ristabilire le condizioni necessarie a un libero commercio del vino.