25 Apr 2022
Parlando in una conferenza stampa online dalla sede parigina dell’OIV, il passato 27 aprile il direttore generale Pau Roca ha presentato i dati sulla produzione, il consumo e il commercio internazionale di vino relativi al 2021.Comunicato stampaNota de congiuntura vitivinicola mondialePresentazione PPT [EN]REPLAY
14 Apr 2022
15 Mar 2022
Data: Mercoledì 27 aprile 2022Ora: 15:00 CETLuogo: Online e App OIVLingua: Inglese / Francese / SpagnoloRegistrarsi qui
13 Feb 2022
1.Capo unità: Viticoltura Descrizione delle funzioni: sotto la supervisione del direttore generale e la diretta autorità del coordinatore scientifico e tecnico, contribuirà al corretto svolgimento dell'attività scientifica dell'OIV e principalmente garantirà il buon funzionamento della Commissione “Viticoltura”, della Sottocommissione “Uva da tavola, uva passa e prodotti non fermentati della vite” e dei relativi gruppi di esperti.Sede: fino al 31 luglio 2022 Parigi / dal 1° agosto 2022 Digione, FranciaData di entrata in servizio: il prima possibileCome candidarsi: compilare il modulo e inviarlo all'indirizzo job@oiv.intScadenza per l'invio della candidatura: 1° aprile 2022, ore 12:002. Capo unità: Enologia - Metodi di analisiDescrizione delle funzioni: sotto la supervisione del direttore generale e la diretta autorità del coordinatore scientifico e tecnico, contribuirà al corretto svolgimento dell'attività scientifica dell'OIV e principalmente garantirà il buon funzionamento della Commissione “Enologia”, della Sottocommissione “Metodi di analisi” e dei relativi gruppi di esperti. Assumerà inoltre la segreteria della Commissione “Enologia”, della Sottocommissione “Metodi di analisi” e dei relativi gruppi di esperti, quali “Tecnologia”, “Microbiologia” e “Specificazione dei prodotti enologici”. Sede: fino al 31 luglio 2022 Parigi / dal 1° agosto 2022 Digione, Francia Data di entrata in servizio: il prima possibileCome candidarsi: compilare il modulo e inviarlo all'indirizzo job@oiv.int Scadenza per l'invio della candidatura: 1° aprile 2022, ore 12:00 3.Capo unità: Sicurezza e salute Descrizione delle funzioni: sotto la supervisione del direttore generale e l'autorità diretta del coordinatore scientifico e tecnico, contribuirà al corretto svolgimento dell'attività scientifica dell'OIV e principalmente guiderà i lavori della Commissione “Sicurezza e salute” e dei relativi gruppi di esperti. Assumerà inoltre la segreteria della Commissione “Sicurezza e salute” e dei relativi gruppi di esperti, quali “Sicurezza alimentare” e “Consumo, nutrizione e salute”. Per maggiori informazioni consultare il MODULO. Sede: fino al 31 luglio 2022 Parigi / dal 1° agosto 2022 Digione, Francia Data di entrata in servizio: il prima possibileCome candidarsi: compilare il modulo e inviarlo all'indirizzo job@oiv.int Scadenza per l'invio della candidatura: 1° aprile 2022, ore 12:00 4.Responsabile datiDescrizione delle funzioni: sotto la supervisione del capo del dipartimento di Statistica, preparerà e aggiornerà questionari e sondaggi statistici; riceverà, revisionerà e acquisirà dati dagli Stati membri e da altre fonti; condurrà ricerche ed estrapolerà dati online; verificherà la completezza, la coerenza interna e l’affidabilità dei dati; elaborerà l’appropriata documentazione tecnica sulle serie di dati e stilerà note metodologiche basate sulle statistiche dell'OIV; contribuirà al mantenimento del database dei dati statistici. Sede: fino al 31 luglio 2022 Parigi / dal 1° agosto 2022 Digione, Francia Data di entrata in servizio: il prima possibileCome candidarsi: compilare il modulo e inviarlo all'indirizzo job@oiv.int Scadenza per l'invio della candidatura: 1° aprile 2022, ore 12:00 5.Segretario/a del dipartimento Scientifico e tecnico Descrizione delle funzioni: sotto la supervisione del direttore generale e l'autorità diretta del coordinatore scientifico e tecnico, interfacciandosi con i capi unità, il/la segretario/a del dipartimento Scientifico e tecnico si occuperà: della gestione delle riunioni delle commissioni, delle sottocommissioni e dei gruppi di esperti, delle richieste delle delegazioni, delle convocazioni, dei calendari, dei badge, del monitoraggio dell'evoluzione dei progetti di risoluzione e dei commenti, così come della gestione dei verbali, degli ordini del giorno, della formattazione e della pubblicazione/distribuzione dei documenti di lavoro, nonché della gestione della piattaforma collaborativa di lavoro e della gestione delle delegazioni.Sede: fino al 31 luglio 2022 Parigi / dal 1° agosto 2022 Digione, Francia Data di entrata in servizio: il prima possibileCome candidarsi: compilare il modulo e inviarlo all'indirizzo job@oiv.int Scadenza per l'invio della candidatura: 1° aprile 2022, ore 12:00
09 Feb 2022
Il 43º Congresso mondiale della vigna e del vino e la 20ª Assemblea generale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) avranno luogo dal 31 ottobre al 4 novembre a Ensenada, nello stato messicano della Bassa California, presso il Baja California Center. Per maggiori informazioni sul Congresso e per accedere alle procedure di iscrizione, si prega di consultare il sito web del Congresso I membri della comunità scientifica del settore vitivinicolo sono invitati a presentare un abstract sulla piattaforma OIV degli abstract Leggere l’invito alla presentazione dei contributi Date da ricordare: • Termine per la presentazione degli abstract: 23 aprile 2022 • Comunicazione delle decisioni: 26 maggio 2022 • Termine per l’invio della versione definitiva dei contributi: 9 settembre 2022 La Bassa California è uno dei 14 stati produttori di vino del Messico; la sua produzione attuale corrisponde al 75% del totale nazionale. Affacciato sull’Oceano Pacifico, gode di un clima mediterraneo, ideale per la produzione vinicola. Le valli destinate all’agricoltura si adagiano fra i 20 e i 550 metri sul livello del mare. La Bassa California ospita oggi 260 produttori e 170 realtà vinicole, che costituiscono il 70% del paese. È lo stato con la maggiore diversità di vitigni impiegati nella produzione di vino e nella vinificazione sperimentale. La famosa Valle di Guadalupe è una meta enoturistica di elezione per gli amanti del vino e per coloro che vogliono addentrarsi nel settore vinicolo.
02 Feb 2022
A dicembre, la commissione BECA (Commissione speciale sulla lotta contro il cancro del Parlamento europeo) ha approvato un rapporto in cui si afferma che non esiste un livello di consumo di alcol sicuro per la salute. Il 14 febbraio prossimo il Parlamento europeo è chiamato a votare l’adozione del rapporto, che potrebbe raccomandare l’inserimento delle avvertenze sanitarie in etichetta. In tal modo il vino, insieme ad altre bevande alcoliche, potrebbe essere considerato potenzialmente cancerogeno, così come avviene per il tabacco. Tuttavia, l’OIV ha sempre incoraggiato il consumo responsabile e ha pubblicato numerose ricerche sugli effetti del consumo moderato di vino sulla salute. Il vino, insieme ad altre bevande alcoliche, potrebbe essere considerato potenzialmente cancerogeno, così come avviene per il tabacco. Pertanto, e visti gli obiettivi comuni, sebbene in diversi ambiti specifici, la cooperazione tra le due organizzazioni è essenziale e bisogna incoraggiare uno spazio partecipativo totalmente trasparente.
01 Feb 2022
Modulo di registrazione: www.oiv.int o jurydesprix@oiv.int● Carta da stampa libri con .PDF nelle 12 categori.● Strumento digitale interattivo (E-learning, sito web…) per le categorie : Viticoltura e Vitivinicoltura sostenibile, Enologia, Economia e Diritto vitivinicoli, Storia, Letteratura e Belle Arti, Vino e Salute.Non si accettano documenti pubblicitari o commerciali.Maggiori informazioni: [FR] [EN]Maggiori informazioni: jurydesprix@oiv.int
31 Gen 2022
Plus de 180 cartons contenant près de 6000 ouvrages et 40 m3 d’archives de l’OIV sont arrivés à la Maison des Sciences de l’Homme à Dijon aux fins de traitement numérique dans le cadre du programme de transformation digitale adopté par les Etats membres de l’OIV.Le directeur générale s'est réjoui de renouveler avec l’Université de Bourgogne et le Centre National de la Recherche Scientifique la collaboration qui a déjà permis en 2016 la numérisation complète du Bulletin de l'OIV (1927-2014). Les 1000 numéros numérisés et indexés sont accessibles sur la plateforme numérique de la MSH.Cette nouvelle étape, planifiée sur trois ans, devrait permettre le dépouillement, le classement et la cotation du fonds d’archives et du fonds d’ouvrages de l’OIV, constitutifs d’un patrimoine scientifique et historique exceptionnel.Après un inventaire descriptif et bibliographique, la numérisation des archives et d’ouvrages anciens permettra de mettre à la dispositions des experts, des délégués, des chercheurs et aussi du grand public, un fonds unique spécialisé dans le domaine de la vigne et du vin, témoin du premier centenaire de l’OIV.Le Président de l’Université a souligné l’importance de cet accord qui renforce la reconnaissance du pôle spécialisé de traitement documentaire de la plateforme « Humanités Numériques » de la MSH. Cette nouvelle étape de coopération permettra de valoriser la création d’un centre mondial de documentation vitivinicole. Vincent Thomas s’est également félicité que ce projet associe la Chaire UNESCO « Culture et Tradition du Vin », renforçant ainsi le positionnement international de ce partenariat.A l’occasion de cette visite, le Directeur général de l’OIV a également poursuivi avec le maire de Dijon, François Rebsamen, les échanges sur le processus de mise à disposition de l’Hôtel Bouchu d’Esterno dans lequel l’OIV installera son siège en 2024 pour le centenaire de l’Organisation. Pau Roca a également visité les locaux de la Cité Internationale de la Gastronomie et du Vin qui accueilleront le secrétariat de l’OIV à partir du mois d’aout 2022.
18 Gen 2022
Lo scorso 2 dicembre, il direttore generale dell'OIV, Pau Roca, si è recato nella regione di Montpellier per partecipare a una giornata sul tema “La viticoltura sostenibile: il ruolo dell’agroecologia e la gestione del suolo”. Vista la presenza del segretario esecutivo, Paul Luu, questa è stata anche un’occasione per approfondire i rapporti tra l’OIV e l’iniziativa “4 per 1000”. La giornata si è tenuta presso la tenuta Notre Dame du Qautourze, proprietà di Georges Ortola, che ha presentato le pratiche agroecologiche messe in atto nei suoi possedimenti: inerbimento interfila, riduzione del dissodamento, interramento degli scarti di potatura, messa al pascolo, ecc. Alain Canet, presidente del Centro nazionale di agroecologia francese, ha sottolineato l’importanza delle buone pratiche di potatura e ha evidenziato come le problematiche relative alla potatura dei vigneti siano ricorrenti e si ripercuotano sulla salute delle viti. Florence Jard, dell’associazione “Pour une Agriculture du Vivant”, che mira alla conversione dell’intera filiera agroalimentare all’agroecologia, ha presentato l’Indice di rigenerazione applicato al vigneto, che consente di valutare il livello agroecologico delle aziende vitivinicole. "Esiste una convergenza in merito all’importanza di diffondere queste pratiche all’intero settore."Questa giornata ha permesso un ricco scambio di idee tra gli operatori del settore che praticano quotidianamente l’agroecologia e il mondo istituzionale. Esiste una convergenza in merito all’importanza di diffondere queste pratiche all’intero settore. L’OIV, attraverso l’unità “Viticoltura” diretta da Alejandro Fuentes Espinoza, che è anche membro del Comitato scientifico e tecnico dell’iniziativa “4 per 1000”, ribadisce la centralità di questo tema. Lo scorso 19 gennaio si è tenuto un nuovo incontro tra gli organi direttivi dell’OIV e quelli dell’iniziativa “4 per 1000” volto a definire le modalità di questa collaborazione. Per l’occasione, Anne Reutin, addetta alla ricerca presso l’OIV, ha presentato i suoi lavori sulle sfide legate al carbonio nel settore vitivinicolo e sull’importanza di affrontare tali questioni sia dal punto di vista politico, che tecnico e scientifico. I due organismi prevedono di lavorare insieme e di sviluppare delle linee di lavoro e di scambio, affinché questo tema fondamentale venga portato al centro del dibattito internazionale sulla salute e la sicurezza dei suoli.
09 Gen 2022
Si dice che l’opera di Claudio Galeno (129-200/210) rappresenti all’incirca un ottavo dell’intero corpus letterario greco conservato dai tempi di Omero sino alla fine del II secolo della nostra era. Molti dei suoi scritti sono però andati perduti; in altri casi, sono giunti a noi solo attraverso traduzioni in latino o in arabo, più raramente in ebraico. Profondo conoscitore della letteratura e della filosofia classica, abile sofista, egli eccelse nel campo della filosofia naturale. Dedicò tutta la sua vita al tentativo di elevare la scienza medica a forma d’arte, senza affatto trascurarne la pratica, che perfezionò a Smirne, Corinto, Alessandria e Pergamo, dove fu medico dei gladiatori1. Questa ricerca di una nobile alleanza fra teoria e pratica trova la sua perfetta espressione nella ricorrente trattazione del vino nei suoi scritti. Celebre discendente della tradizione Ippocratica, commentò molte delle sue opere, in particolare Sul regime delle malattie acute2. In questa rielaborazione, approfondisce e amplia la rigorosa classificazione del predecessore, illustrando precisi criteri utili a descriverne le principali categorie: colore, gusto, sostanza, odore e qualità. Nel suo trattato sugli antidoti, Galeno opera una distinzione fra diversi tipi di vini: fermi, forti, leggeri (o acquosi), aspri, acidi. Tale suddivisione gli consente di evincerne la capacità di invecchiamento: mediocre per «i vini bianchi di poca sostanza», notevole per i «vini bianchi forti, aspri e corposi». Due vini in particolare si distinguono nettamente da tutti gli altri: quelli di Sorrento e di Falerno.
«C’è forse bisogno di citare il vino di Sorrento? Tutti sanno che si mantiene giovane per una ventina d’anni, durante i quali conserva intatta la sua forza; resta a lungo buono da bere e non ha la tendenza a farsi amaro. Ha le stesse caratteristiche del vino di Falerno.» Galeno, De antidotis I, 3 3Numerose sono le opere in cui Galeno riconosce l’importanza del terroir, al quale associa la capacità di invecchiamento dei vini. Sebbene non sia stato il primo medico a elogiare i benefici terapeutici del vino, si distingue per la minuzia con cui descrive le specifiche qualità di moltissimi vini. Un tale zelo fa di lui uno dei primi illuminati amanti del vino nella storia del pensiero4. Come accade per molti di noi, trapela dalla sua opera un certo sciovinismo gustativo, mitigato tuttavia da un’insaziabile curiosità. Oltre ai vini dell’Asia Minore, riconosce il valore della produzione italiana, ammettendo in più occasioni di prediligere in particolare il grande vino di Falerno. Galeno lo descrive come un vino dai profumi eccezionali, capace allo stesso modo di suscitare un apprezzamento oggettivo e il trasporto soggettivo del semplice appassionato. Sebbene le sole parole non riescano – sottolinea – a definire l’esperienza sensoriale, dal vino scaturisce una sintesi emotiva e intellettuale. Prova ne è il fatto che quando per la prima volta assaggiamo un vino di cui abbiamo solo sentito parlare, siamo in grado di riconoscerlo. Anche una sommaria descrizione può sublimare l’esperienza5. Tra i vini di Falerno tanto apprezzati da Galeno, questi distingue due grandi categorie in funzione della loro dolcezza, facendo notare quella particolarmente pronunciata del Faustiniano6. La dolcezza di questo vino segna l’equilibrio tra l’astringente e l’aspro, gli altri due sapori principali alla base della classificazione di Galeno. Il gusto rivela la consistenza del vino e le sue qualità. La dolce consistenza del Faustiniano fa di questo vino un ingrediente ideale per i preparati farmaceutici, in particolare la teriaca, l’antidoto per eccellenza7. Il breve De vinis di Galeno merita un commento a sé. Estremamente conciso e tutto compreso nella tradizione ippocratica, è stato citato in molte occasioni quale vademecum della letteratura medica sul vino8. Galeno esamina in primo luogo la sostanza dei diversi tipi di vino, dal più leggero, che «gli uomini definiscono acquoso» per la somiglianza con l’acqua nel colore e nella consistenza, ma anche, come precisa più avanti, per la lieve astringenza. Il gusto è poco intenso e Galeno sconsiglia di aggiungervi troppa acqua, per evitare di stemperare la già scarsa sostanza che gli è propria9. Il suo effetto diuretico si spiega con la velocità con cui si diffonde nel corpo. In effetti, a differenza dell’acqua, non è di natura fredda, nonostante scaldi moderatamente rispetto ad altri vini. Fortifica i polmoni e fluidifica gli umori (non solo il sangue); l’esiguo calore non nuoce ai febbricitanti, a differenza di altri vini e acque impure. È indicato per i giovani e per le persone dal temperamento collerico, con una dominante calda e secca; previene il mal di testa e il gonfiore addominale improvviso10. Galeno fa in seguito una descrizione opposta dei vini dolci e densi. Questa dicotomia gli consente di esplorare la perfetta compatibilità fra la natura dell’uomo e la sostanza del vino, tema che ritroveremo nei suoi epigoni. Gli studiosi dell’epoca premoderna ritenevano che la ricerca dell’armonia tra il vino e colui che lo beve fosse di gran lunga più importante di quella tra il vino e il cibo a cui tanto teniamo nella contemporaneità. Galeno si fece ispirare, in modo metaforico, proprio dalla prossimità tra il vino e il corpo umano: fu questa che gli permise di illustrare i meccanismi fisiologici, creando ad esempio un parallelismo tra la formazione del sangue e il processo di vinificazione11. Galeno usò questa analogia per spiegare la secrezione degli umori e il carattere acetico della bile nera e dell’aceto, che ha un effetto corrosivo sullo stomaco (De naturalibus facultatibus II, 9). Il vino si conformerebbe dunque ai movimenti del corpo, al suo buon funzionamento e all’ottimale formazione del sangue, contrapponendosi alla potenziale alterazione degli umori nelle sostanze corrotte. Per Galeno, il gusto e l’odore del vino sono indissociabili dalla sostanza, che ne forgia la singolarità e complessità. Lungi dal rendere meno intensa l’esperienza emotiva della degustazione, la conoscenza del vino e la ricerca di un vocabolario espressivo per descriverlo non possono che farne cogliere le più sottili sfaccettature. Al di là del fenomeno prettamente fisico, la degustazione colma di effetti benefici un’anima inevitabilmente assoggettata ai temperamenti del corpo12. Il vino offre così a Galeno l’opportunità di esprimersi nella doppia veste di servitore dell’arte medica e portavoce della filosofia morale. ------------------------------------------- 1 Per una presentazione dell’«arte medica» di Galeno, si veda l’introduzione di Véronique Boudon al suo testo Galien, Parigi, Les Belles Lettres, 2000, vol. 2, pp. 168-170, 224-252. 2 Cfr. Wesley D. Smith, The Hippocratic Tradition, Ithaca, N.Y., Cornell University Press, 1979, in particolare il capitolo 2, «Galen’s Hippocratism», pp. 61-176. 3 Traduzione libera da Karl Gottlob Kühn, Claudii Galeni Opera omnia, vol. XIV, Leipzig, 1827, pp. 14-19. 4 Vedasi l’introduzione di Galien di Véronique Boudon, vol. 2, Parigi, Les Belles Lettres, 2000, pp. 168-170, 224-252. 5 Galeno, De dignoscendis pulsibus 11, in Kühn, vol. VIII, pp. 774-5. 6 Galeno, Methodus medendi XII, 4, in Kühn, vol. X, p. 832. 7 Galeno, Des antidotes I 3, in Kühn XIV, 20 (traduzione libera dal francese). 8 Il testo è presente in molti manoscritti medievali, tra i quali Parigi, BnF Lat. 6865, fol. 53vb-54va; N.A.L. 343, fol. 69r-70r. (fol. 74-107 per De alimentis), il cui contenuto non varia in modo significativo dall’edizione consultata per il presente lavoro (Venezia, 1490, in Galeno, Opera, vol. 1, fol. 135vb-136rb). 9 Galeno, De vinis, Venezia, 1490, vol. 1, fol. 136rb. 10 Galeno, De naturalibus facultatibus III, 15. 11 Galeno, De l’utilité des parties du corps humain 4, trad. Charles Daremberg, in Œuvres médicales choisies, Parigi, Gallimard, 1994, vol. 1, pp. 281-282. 12 Galeno, Les facultés de l’âme suivent les tempéraments du corps, trad. Barras Birchler Morand, Parigi, Les Belles Lettres, 2004, pp. 1, 3.
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