Tra le missioni fondamentali dell’OIV c’è lo sviluppo sostenibile del settore vitivinicolo. Nell’ambito della serie di articoli “12 mesi, 12 risoluzioni” che celebrano il Centenario, questo mese parliamo della risoluzione OIV-VITI 641-2020: “Guida dell’OIV per l’applicazione dei principi della vitivinicoltura sostenibile”.
Un interesse di lunga data dei lavori dell’OIV
Lo sviluppo sostenibile del settore vitivinicolo è una priorità dell’OIV e ne ha indirizzato le scelte e le decisioni nel corso degli anni. Questo interesse ha condotto all’adozione di diverse norme, in primis la definizione di sostenibilità contenuta nella risoluzione CST 1/2003, la cui portata è stata ampliata agli aspetti ambientali, sociali, economici e culturali con la risoluzione OIV-CST 518-2016.
Nel 2020 la 18ª Assemblea generale dell’OIV ha compiuto un ulteriore passo avanti adottando la risoluzione OIV-VITI 641-2020: “Guida dell’OIV per l’applicazione dei principi della vitivinicoltura sostenibile”. Questa norma è una guida pratica per i singoli soggetti e per i gruppi coinvolti nella produzione di uva, vini, vini speciali, acquaviti vitivinicole e succhi e nettari d’uva, assistendoli nell’adozione e nell’applicazione dei principi della sostenibilità.
La Guida dell’OIV fornisce:
• una descrizione generale dei processi gestionali per la pianificazione e l’attuazione di un approccio sostenibile all'interno di un’organizzazione,
• raccomandazioni sulle iniziative da avviare per contribuire alla sostenibilità dei risultati,
• diversi strumenti di pianificazione e organizzazione.
Le riflessioni sulla sostenibilità dell’OIV nel corso del tempo
Prof. Hans Reiner Schultz, presidente del Gruppo di esperti SUSTAIN
Il settore vitivinicolo, in quanto industria internazionale che comprende molti climi, condizioni di coltura e di produzione, metodi di trasformazione, modalità di imballaggio, canali di distribuzione e di commercializzazione e che, in alcune regioni, ha una storia millenaria, è un esempio di sostenibilità sia in termini di longevità sia per la varietà di sfide, questioni specifiche e ambiti di applicazione.
Per queste ragioni, il settore richiedeva, e tuttora richiede, una guida pratica per la promozione e l’applicazione dei principi generali della sostenibilità. L’OIV è l’organizzazione internazionale che fornisce tali direttrici.
Nel corso degli anni l’interesse del settore vitivinicolo per la sostenibilità è cresciuto in modo significativo, spinto dalle richieste dei consumatori e dall’impatto del riscaldamento climatico, che ha intensificato gli eventi metereologici estremi a cui i viticoltori devono far fronte. Per un futuro sostenibile, l’industria vitivinicola deve ridisegnare la sua intera catena del valore affinché essa conservi e rigeneri l’ambiente naturale e, allo stesso tempo, promuova i diritti umani, l’inclusione e l’uguaglianza. Per raggiungere questo obiettivo è necessario fornire risposte a cinque sfide fondamentali trattate nel tempo dall’OIV con diverse risoluzioni:
1. impatto del cambiamento climatico e strategie di adattamento;
2. riduzione delle emissioni di GES (gas a effetto serra) e creazione di serbatoi di carbonio;
3. input nei vigneti;
4. confezionamento e logistica;
5. sostenibilità sociale ed economica.
La Guida dell’OIV in pratica: il settore vitivinicolo cileno
Patricio Parra, esperto OIV della delegazione cilena presso il Gruppo di esperti SUSTAIN
La risoluzione OIV-VITI 641-2020 è sicuramente un importante risultato ottenuto dall’OIV, che offre una chiara visione sull’applicazione dei principi di sostenibilità in diversi paesi e organizzazioni che non hanno ancora adottato programmi specifici in quest’ambito o che, pur conducendo tali programmi, desiderano incorporarvi altri aspetti. Il suo pregio maggiore è di non limitarsi a una descrizione generica delle questioni o dei requisiti, ma di andare oltre, con linee guida attuative, raccomandazioni pratiche e strumenti specifici.
Questo lavoro dell’OIV è pienamente allineato alla nostra visione di sostenibilità, giacché non solo tiene conto delle tre dimensioni fondamentali e indivisibili (sociale, ambientale ed economica), ma comprende anche la dimensione culturale. L’esempio più evidente di questa visione comune con l’OIV è il Codice di sostenibilità del settore vitivinicolo cileno, che a sua volta impiega una visione olistica dei diversi ambiti della sostenibilità. Allo stesso modo, condividiamo una visione sugli effetti positivi della collaborazione tra organismi pubblici e privati sul concetto dinamico di sostenibilità, sulla necessità di integrare l’innovazione e sul riconoscimento delle differenze regionali e nazionali.
La sostenibilità nel settore vitivinicolo rappresenta una sfida globale, a cui dobbiamo rispondere insieme e in modo coordinato. Il documento dell’OIV ha proprio questo obiettivo, stabilendo un percorso chiaro per il futuro e una guida pratica per l’applicazione dei principi fondamentali della vitivinicoltura sostenibile in zone vitivinicole diverse. Esso considera gli aspetti ambientali, ma allo stesso tempo evidenzia il concetto di valori condivisi e la dimensione umana, comprendendo produttori, lavoratori, consumatori e comunità, senza tralasciare la sostenibilità economica.