Dal 4 all’8 dicembre si è tenuta in Cile la terza edizione del Corso internazionale di ampelografia dell’OIV, organizzato congiuntamente dall’OIV e dal Consorcio I+D Vinos de Chile. Questa edizione rappresenta un traguardo importante, perché per la prima volta dalla sua creazione all’inizio degli anni ’90 del XX secolo il corso si è svolto in Sud America.
Ventisette studenti di nove nazionalità diverse hanno partecipato al corso di formazione di cinque giorni impartito da rinomati professori e specialisti provenienti dai principali centri di ricerca dedicati alle risorse genetiche della vite di Cile, Spagna e Francia.
Studiare le varietà di vite insieme a specialisti rinomati
La cerimonia di apertura si è tenuta presso la sede di Vinos de Chile, con gli interventi di Alejandro Fuentes Espinoza (capo dell’unità “Economia e diritto” dell’OIV), Solange Slack (responsabile progetti dell’OIV), Patricio Parra (amministratore generale del Consorcio I+D Vinos de Chile) e dei docenti del corso: Thierry Lacombe (Institut Agro Montpellier, Francia), Laurent Audeguin (Institut Agro Montpellier, Francia), Gregorio Muñoz (IMIDRA, Spagna) e Yerko Moreno (Università di Talca, Cile/Centro tecnologico della vite e del vino).
Accompagnati da questi esperti, gli studenti internazionali hanno avuto l’opportunità di fare visita a tre delle principali regioni vinicole cilene: Santiago (area metropolitana), O’Higgins e Maule. Hanno svolto attività sul campo presso i vigneti di Santa Rita, Santa Carolina, Viveros Guillaume e Morandé. L’esperienza si è conclusa a Viña Las Veletas, con la valutazione delle conoscenze acquisite.
Questo corso ha consentito agli studenti di approfondire le proprie competenze sull’identificazione e la comprensione delle varietà di vite, contribuendo a prepararli alle sfide future del settore vitivinicolo, in particolare alle ultime tendenze in materia di risorse genetiche, cambiamenti climatici e aspettative ambientali della società.
Caso di studio: il Carmenère in Cile
Noto per aver preservato la varietà Carménère dall’epidemia di fillossera, il Cile è il luogo ideale per trasmettere le conoscenze relative ai vitigni che ne hanno scritto la storia vitivinicola. È proprio grazie all’ampelografia che la varietà Carménère è stata “riscoperta” negli anni ’90 del secolo scorso, mentre si riteneva si fosse estinta dal 1860. Al professor Jean-Michel Boursiquot, che è stato vicepresidente dell’OIV e che ha dato il via al corso di ampelografia all’inizio degli anni ‘90, va molto del merito di questa scoperta.
Prossima edizione nel 2025
Visto il successo riscosso e la portata internazionale degli obiettivi scientifici e tecnici dell’Organizzazione, è già stata confermata la quarta edizione del Corso di ampelografia dell’OIV, che si terrà nel luglio del 2025 in Germania.