La viticoltura austriaca: il rinnovamento passa dalla qualità

15 Jul 2016

Durante l'incontro con il ministro, a cui hanno partecipato anche Christian Jaborek e diversi funzionari del ministero, Jean-Marie Aurand si è complimentato per la qualità delle relazioni intrattenute dalle autorità austriache con l'OIV e si è rallegrato per il loro notevole impegno a tutti i livelli.

Il ministro, nel ricordare che il suo paese ha un'alta considerazione dell'Organizzazione, ha confermato l'intenzione di mantenere una presenza attiva dell'Austria nei diversi tavoli di lavoro.

È stata inoltre prospettata la possibilità di organizzare una presentazione di vini austriaci presso l'OIV nel 2017.

La visita ha reso possibile un incontro con il presidente e con il direttore dell'Associazione dei viticoltori austriaci, Johannes Schmuckenschlager e Josef Glatt, e con il direttore esecutivo del Wine Marketing Board, Willi Klinger.

Il direttore generale è stato inoltre ricevuto presso l'Istituto federale di formazione e ricerca dal direttore Reinhard Eder, che è anche uno degli esperti dell'OIV. Fondato nel 1980, l'Istituto ha una funzione formativa e di ricerca applicata ai vari ambiti della vitivinicoltura. Diversi ricercatori dell'Istituto partecipano ai lavori dell'OIV.

Infine, Jean-Marie Aurand ha visitato diverse tenute viticole.

Concentrata principalmente nella zona orientale del paese, la viticoltura austriaca conta oltre 25.000 aziende che producono ogni anno 2,3 Mio hl.

L'Austria ha una lunga tradizione vitivinicola e la vite viene coltivata da diversi millenni. La vinificazione, principalmente in bianco (2/3 della produzione), valorizza i vitigni tradizionali, come la varietà emblematica Grüner Veltliner.

Nel corso degli ultimi anni, la viticoltura del paese alpino ha fatto grandi passi in avanti grazie a ingenti investimenti sulla qualità. I viticoltori hanno saputo conciliare abilmente tradizione e modernità e questa è stata la chiave del loro successo.