Questo evento riunisce per tre giorni, nel cuore dei vigneti borgognoni, i diversi attori del mondo vitivinicolo (accademici, ricercatori, viticoltori, commercianti, ecc.) per riflettere su temi ogni volta diversi.
L'edizione del 2017 è stata dedicata alla sostenibilità nel vigneto e in cantina e ha visto dibattere durante la tre giorni diverse decine di partecipanti, molti dei quali non francesi.
Su invito della presidente della cattedra UNESCO, Jocelyne Pérard, il direttore generale dell'OIV ha tenuto il discorso conclusivo. Jean-Marie Aurand ha presentato le attività dell'OIV in materia di sostenibilità, poste in essere attraverso un nuovo approccio olistico a partire dal 2015.
Ricordiamo che la cattedra UNESCO dell'Università di Borgogna ha presentato la richiesta di iscrizione del vigneto borgognone nel Patrimonio mondiale, culturale e naturale dell'umanità, per i suoi siti vitivinicoli. Tale riconoscimento è stato concesso nel 2015.
Nel mondo, sono stati riconosciuti altri circa 15 siti viticoli o associati alla coltura della vite. Tali siti illustrano egregiamente l'influenza dell'attività umana mediante i segni che imprimono al territorio e alle tradizioni culturali che vi sono associate.