In occasione della presentazione del francobollo commemorativo del suo centenario, l’OIV ricorda i punti salienti del suo 45º congresso, che si terrà a Digione dal 14 al 18 ottobre 2024.
Presentando il bilancio di un secolo di attività e le prospettive del secolo che verrà, l’OIV rivendica la sua singolarità istituzionale a beneficio del settore vitivinicolo mondiale.
L’OIV mette i denti
Blandine Alglave, delegata regionale di La Poste, insieme a Luigi Moio e al sindaco di Digione François Rebsamen, hanno presentato il francobollo con 92 dentelli dedicato al Centenario dell’OIV e al Congresso che si terrà in Francia.
Inserito nel programma filatelico nazionale francese per il 2024, questo francobollo, valido per l’affrancatura internazionale, presenta un’incisione a taglio dolce dell’Hôtel Bouchu d’Esterno, costruito nel 1643 e nuova sede dell’OIV a partire dal prossimo autunno.
François Rebsamen si è detto entusiasta di poter accogliere la sede dell’OIV non solo nel cuore del patrimonio urbano plurisecolare di Digione, ma anche del patrimonio immateriale della gastronomia e del vino francesi, del patrimonio paesaggistico e culturale dei Climats del vigneto della Borgogna e di quello scientifico e tecnico creato dalle “Nazioni unite della vigna e del vino”.
Il primo cittadino ha sottolineato come il restauro dell’Hôtel Bouchu d’Esterno condotto dalla città di Digione e dalla Regione Borgogna-Franca Contea e la sua conversione in sede dell’OIV mirano a promuovere il patrimonio culturale universale della vigna e del vino e a dotare le controparti pubbliche di uno strumento innovativo che favorirà la formazione, il sapere e il dialogo internazionale.
Ricordando il suo legame professionale e personale con Digione, il presidente Moio ha dichiarato che questo francobollo, tirato in 600.000 esemplari, è la prima espressione tangibile del processo avviato nell’ottobre 2021 dagli Stati membri dell’OIV, dalla Francia e dalla città di Digione, che porterà all’inaugurazione della nuova sede il prossimo 12 ottobre, al termine di un’eccezionale opera di restauro e adattamento. Ribadendo l’importanza per l’OIV e i suoi membri di poter disporre di una sede permanente e rappresentativa, Luigi Moio ha ringraziato il sostegno attivo e diretto delle autorità, dei professionisti e degli enti locali, che ha permesso di arrivare puntuali allo storico appuntamento del Centenario dell’unica organizzazione intergovernativa del settore vitivinicolo.
François Rebsamen, John Barker, Luigi Moio, Blandine Alglave