In questa occasione si sono distinti numerosi vini georgiani, elaborati secondo il metodo di vinificazione tradizionale in kvevri (grandi giare di argilla).
Jean-Marie Aurand si è intrattenuto in un colloquio con il ministro dell'Agricoltura Otar Danelia, il quale ha sottolineato quanto sia importante per il proprio paese essere presenti nell'OIV e ha espresso il desiderio di approfondire ulteriormente la collaborazione con l'Organizzazione.
Il direttore generale si è recato inoltre all'Agenzia nazionale del vino e al "Scientific Research Center" di Jigaura, che riunisce oltre 525 varietà autoctone di vite coltivate in Georgia. Ha poi visitato l'Università di Tbilisi, con il suo noto dipartimento di vitivinicoltura, e diverse aziende vitivinicole dei dintorni della capitale e in Cachezia.
La Georgia produce oltre un milione di ettolitri di vino l'anno ed esporta circa il 40% della sua produzione.
Intrinseco elemento della storia e della cultura del paese, la viticoltura georgiana è punto di incontro tra tradizione e modernità.