Secondo le dichiarazioni del Brasile, i principali obiettivi di questa revisione erano la prevenzione di pratiche ingannevoli e la protezione dei consumatori, la protezione della salute delle persone, l’esigenza qualitativa e la sicurezza sanitaria dei prodotti alimentari.
Dal momento della sua notifica all’OMC, questa revisione delle modalità di esportazione aveva suscitato grande preoccupazione nei professionisti del settore. Non era chiaro, in effetti, se fosse necessario fornire sul certificato di analisi dell’esportatore i valori analitici relativi a ciascun parametro di tutti i prodotti in entrata sul mercato brasiliano.
Gli operatori del settore temevano che dal 15 dicembre 2019 si sarebbe assistito a un aumento considerevole del costo delle analisi richieste per poter esportare i vini verso il Brasile. Alcuni paesi non erano in misura di effettuare certe analisi.
Attualmente non sussiste più alcuna ambiguità grazie alla pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Normativa N° 75 del 31 dicembre 2019, che precisa le modalità di controllo indicando anche il documento ufficiale su cui si baserà l’implementazione della nuova misura (Norma Operacional 01 de 24 de janeiro de 2019). La norma fornisce in allegato una tabella riassuntiva per ogni tipo di prodotto nella quale figurano i parametri analitici, i loro limiti massimi e minimi accettabili e le misure richieste ai diversi stadi di controllo.
Il Segretariato dell’OIV ha redatto una nota sintetica [EN] che riassume il percorso di revisione delle modalità di esportazione dei vini e dei prodotti della viticoltura verso il Brasile [qui].