Questo compendium “planetario” unico nel suo genere, redatto da Kym Anderson e Signe Nelgen, è di fatto il primo database dei vitigni nel mondo, pubblicato nella sua prima edizione da University of Adelaide Press nel dicembre 2013.
Peter Hayes, presidente onorario dell’OIV, scriveva su quest’opera che ha ottenuto il Premio dell'OIV 2014 nella categoria Viticoltura che, oltre alla quantità di dati offerta,
“questo volume rende conto dell’evoluzione recente e di lungo termine del mix varietale e dell’equilibrio all’interno del settore vinicolo mondiale.
Il trattamento sistematico e la correlazione delle varietà con un’identità e una nomenclatura coerenti, insieme all’analisi e ai commenti introduttivi, costituiscono un’eccellente base per l’esame della copertura diversificata e completa delle superfici piantate per paese, regione e varietà.
Rappresenterà senz’altro un notevole valore aggiunto per i ricercatori, gli studenti e per quanti si apprestano a impegni futuri nel settore viticolo.”
Non vi è infatti oggi alcun dubbio sul valore di questi dati statisti arricchiti e aggiornati. Il lettore vi troverà risposte alle innumerevoli domande sui vitigni – dai più coltivati ai più locali, modesti, dimenticati o ai meno noti – e numerose altre informazioni, comprese le nuove tendenze del comportamento dei consumatori.